Ieri 17 aprile, alle ore 10,30 presso la Fiom Nazionale si è tenuto il Coordinamento dei Petrolchimici, nel quale è stato effettuato il passaggio di responsabilità tra Mariano Carboni che seguirà il settore ferroviario e la componentistica auto e Rosita Galdiero che seguirà il settore dei Petrolchimici e degli appalti.
Il coordinamento ha toccato due importanti questioni, la prima, la questione degli appalti, dei subappalti, delle raffinerie, l'impatto che alcune normative del governo hanno avuto e avranno su questo settore, il decreto Dignità, lo Sblocca cantieri che così per come è concepito non è altro che lo strumento per smantellare il codice dei contratti negli aspetti essenziali, che sono la prevenzione, il contrasto alla corruzione, la tutela dei lavoratori.
Nei fatti si ritorna al criterio del massimo ribasso, si accrescono i livelli di discrezionalità aumentando le soglie per l'affidamento diretto e allargando le procedure negoziate senza bando di gara.
Si aggira la norma del limite del subappalto ed i possibili controlli antimafia.
L'altra questione riguarda come la Fiom prova ad affrontare e a governare i processi che si sono avviati con la stesura del documento per la Strategia Energetica Nazionale (SEN) ed il successivo piano Clima-Energia.
Siamo di fronte ad un settore molto delicato in continua evoluzione che dovrà portare alla totale de-carbonizzazione della generazione elettrica entro il 2025.
La crisi della raffineria ha comportato (2010-2015) la chiusura di 5 importanti raffinerie, tra queste Mantova, Roma, Cremona, riconvertite in poli logistici, Marghera, Gela.
In tutti questi impianti, nell'indotto, in regime di appalto e sub-appalto lavorano centinaia di imprese e migliaia di addetti metalmeccanici che dovranno essere accompagnati nel percorso di transizione dalle fonti fossili a quelle rinnovabili.
Per capire la portata del cambiamento alcuni dati: 1) nel settore elettrico si passa dal 37% al 55,4%; nel settore termico si passa dal 19% al 33%; nel settore dei trasporti dal 7,2% al 21,3%, l'ultimo dato é quello che subito salta all'occhio perché la percentuale aumenta di tre volte quella iniziale.
Il coordinamento si è concluso con l'assunzione di alcuni impegni precisi, mettere in cantiere una iniziativa di portata nazionale sul tema delle nuove strategie energetiche tra la fine di luglio e l'inizio di settembre, che coinvolga tutta la nostra organizzazione ed il Centro confederale e, dall'altro, la convocazione di un tavolo nazionale che tenga al suo interno tutte le categorie coinvolte da tale processo per provare a costruire quella contrattazione di filiera che sia davvero inclusiva di tutti i lavoratori, nessuno escluso.
Il Coordinamento Petrolchimici
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 18 aprile 2019