Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, ha rilasciato la seguente dichiarazione.
"Giudichiamo inaccettabile la scelta dell'Eni di non riavviare la produzione del petrolchimico di Gela, ferma dal 15 marzo. Nell'esprimere solidarietà e sostegno ai lavoratori che stanno presidiando la fabbrica, facciamo appello al Governo affinché intervenga. L'Esecutivo non può permettere un'ulteriore riduzione dell'occupazione nel Mezzogiorno."
"Come Fiom, riteniamo indispensabile a questo punto affrontare insieme ai sindacati dei chimici il nodo del Petrolchimico di Gela. A tal fine chiederemo un incontro nei prossimi giorni."
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 11 luglio 2014