Nella giornata del 18 Luglio si è tenuto l’incontro della Business Unit SDI di Leonardo alla presenza delle Direzioni Corporate e della BU con il Coordinamento nazionale Fim-Fiom-Uilm.
L'azienda ha evidenziato un andamento positivo di tutti gli indicatori finanziari consolidati nell’anno 2022, confermando un trend di crescita anche per l’anno in corso. Il portafoglio ordini è in sensibile crescita garantendo prospettive e garanzie industriali a medio e lungo termine per tutti i segmenti di attività in cui opera la BU.
L'andamento positivo dei fondamentali finanziari, vede da una parte una crescita dell'ordinato, ma contemporaneamente un analogo riscontro sulla redditività, elemento non trascurabile per i ritorni economici nei confronti dei lavoratori della BU per l'anno in corso.
L’andamento positivo degli indicatori economici e industriali ha determinato un buon risultato del PDR 2021 pagato nei cedolini di luglio, con percentuali superiori al teorico massimo che vanno dal 103% al 106% nei 4 siti della BU.
L'Azienda ha presentato carichi di lavoro superiori all’attuale disponibilità della forza lavoro presente per l’anno in corso, e pur in presenza di una crescita costante degli organici nel corso degli ultimi 4 anni per un saldo positivo di 155 nuovi addetti, la stessa ha evidenziato la necessità di far ricorso a forza lavoro esterna.
Tuttavia anche per quest’anno le assunzioni saranno significative (125 nuovi ingressi) che dovrebbero garantire un ulteriore incremento dell’organico.
Rispetto agli investimenti definiti dall'Azienda seppur significativi, come Fiom-Cgil riteniamo, viste le crescite dei volumi in tutti le aree di business, che gli stessi non siano sufficienti a garantire l’implementazione tecnologica, e che serva maggior coraggio e determinazione nel perseguire attraverso la ricerca e sviluppo il mantenimento delle posizioni di leader in alcuni settori.
Uno dei temi principali per la sostenibilità della BU sono e saranno le scelte politiche e industriali che i vari Governi metteranno in atto per la realizzazioni di programmi di difesa europea attraverso i consorzi, nei quali la BU e Leonardo dovranno avere un ruolo da protagonista .
Premesso il ruolo strategico che Leonardo dovrà avere nel settore dell’industria per la difesa , per quanto ci riguarda come Fiom-Cgil, non essendo venuto meno il ritiro della vendita della BU, abbiamo dichiarato formalmente che qualsiasi soluzione che non veda l’autonomia e il mantenimento dell’ambito decisionale, la progettazione e la realizzazione dei prodotti nel nostro Paese, non potrà avere la nostra condivisione.
Una BU con questi fondamentali industriali ed economici deve essere valorizzata, non disperdendo o rinunciando ad un settore strategico, considerando anche l’attuale scenario internazionale.
Pertanto abbiamo detto che qualsiasi operazione, peraltro attualmente non ipotizzata, dovrà avere un coinvolgimento preventivo con il sindacato, ribadendo che fuori dai perimetri indicati non ci sarà una condivisione della Fiom-Cgil.
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 19 luglio 2022