Nella giornata dell’11 ottobre è proseguito il tavolo nazionale di confronto nella Divisione Aerostrutture di Leonardo, che segue quello del 29 settembre scorso, alla presenza delle Direzioni Corporate e di Divisione con il Coordinamento nazionale FIM-FIOM-UILM.
Nel precedente incontro come FIOM-CGIL avevamo chiesto che venissero forniti ulteriori dettagli rispetto al piano di rilancio della Divisione Aerostrutture, pur in presenza ancora della crisi nel settore del trasporto aereo civile, che consentissero di poter dare un giudizio compiuto rispetto alle prospettive dei 4 siti interessati nel Mezzogiorno.
L’azienda, nell’esposizione ha evidenziato i carichi di lavoro, e le relative dissaturazioni presenti, per l’anno 2022, accennando alle prospettive per il 2023 da confermare nel primo semestre del prossimo anno.
La stessa, ha giustificato questa scelta con il fatto che i clienti principali (Boeing e Airbus) confermeranno i carichi di lavoro per il prossimo anno nel mese di settembre, con prospettive che attualmente non superano i 18 mesi, motivo per il quale definire un piano industriale a medio e lungo termine, in questo quadro, non consentirebbe di poter dare indicazioni certe anche per l’anno 2023.
Pertanto, oltre a indicare dei vuoti lavoro per il 2022, in leggera diminuzione su tutti i siti, l’Azienda ha confermato la volontà di coprire gli stessi con l’utilizzo della CIGO quale ammortizzatore sociale congiunturale, motivando la scelta in quanto l’utilizzo degli ammortizzatori sociali dovrebbe non essere necessario per gli stabilimenti di Pomigliano e Nola nel 2023, che un uso parziale potrebbe essere utilizzato nel primo semestre dello stesso anno sullo stabilimento di Foggia e, che solo sullo stabilimento di Grottaglie si prevede un utilizzo di ammortizzatori sociali per gli anni 2023 e 2024.
A fronte di queste affermazioni, legate anche alle dichiarazioni aziendali per cui oggi non è possibile fornire dettagli sulle attuali commesse nelle quali Leonardo concorre per evitare di mettere in pericolo la possibile acquisizione delle stesse, come FIOM-CGIL abbiamo chiesto e ottenuto che la discussione sul piano del rilancio della Divisione Aerostrutture proseguisse a livello di sito, tra L’azienda, le RSU e le strutture sindacali territoriali, al fine di approfondire gli elementi forniti nella giornata odierna e in quella del 29 settembre.
Per la nostra Organizzazione, i dettagli forniti negli incontri di sito, saranno determinanti per il proseguimento del tavolo nazionale, riconvocato per il 12 Novembre, per comprendere se persistono le condizioni per un accordo quadro a livello nazionale, il quale dovrà poi essere gestito con le sue specificità nei siti, compreso l’utilizzo dell’ammortizzatore sociale utilizzato.
Infatti abbiamo ribadito, qualora venga definito un accordo nazionale, l’autonomia sindacale delle RSU e delle Strutture sindacali territoriali nei confronti di sito, rispetto all’avanzamento del piano industriale e all’utilizzo dell’ammortizzatore sociale, non in maniera discriminatoria.
Inoltre, abbiamo evidenziato, come sia indispensabile prevedere modelli dell’utilizzo dell’ammortizzatore sociale, soprattutto per i siti maggiormente impattati, che abbia al proprio interno meccanismi di rotazione, sia per quel che riguarda i lavoratori in trasferta presso altri siti all’interno del Gruppo, sia per l’applicazione dello stesso in maniera proporzionale nei reparti interessati.
Senza tuttavia entrare nel dettaglio e nel merito, abbiamo ribadito come sia necessario trovare un’intesa tra le Parti che consenta una integrazione alla perdita salariale dovuta all’utilizzo degli ammortizzatori sociali che l’Azienda deciderà di applicare.
Inoltre, come FIOM-CGIL, abbiamo fatto alcune considerazioni generali sulle scelte messe in atto dal CDA della nuova compagnia aerea nazionale (ITA) rispetto alla scelta di acquistare la nuova flotta esclusivamente da Airbus, la quale scelta non sappiamo quali ripercussioni potrà avere sugli stabilimenti, le cui produzioni sono legate alle commesse di Boeing.
Altro tema sul quale è necessario un approfondimento è quello relativo alle possibili acquisizioni di commesse per la Divisione Aerostrutture ,che l’Azienda non ha potuto rilevare per una questione di riservatezza sull’assegnazione delle stesse.
Per queste ragioni, abbiamo chiesto come FIOM-CGIL che si definisca un ambito, all’interno del modello di relazioni sindacali definito tra le Parti, nel quale avere un confronto e i relativi dettagli sui due temi che sono e saranno determinanti per il piano industriale all’interno della Divisione e per il rilancio della stessa.
Infine, riteniamo indispensabile come FIOM-CGIL che negli incontri di sito ci sia un livello di trasparenza e dettaglio da parte dell’Azienda adeguato nel rappresentare le prospettive industriali, al fine di consentire, nel prossimo incontro nazionale, una discussione positiva per la gestione delle criticità presenti nella Divisione Aerostrutture
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 11 ottobre 2021