Nelle giornate del 30 e 31 luglio si sono svolti gli incontri, richiesti da tempo dalle Organizzazioni sindacali FIM-FIOM-UILM, con le Direzioni aziendali di Vitrociset e della Divisione Cyber di Leonardo One Company.
Oltre alle segreterie nazionali e territoriali di FIM-FIOM-UILM e i coordinamenti unitari, erano presenti anche gli HR Corporate di Leonardo.
Entrambe le realtà hanno illustrato dettagliatamente l'attuale situazione dal punto di vista dei carichi industriali, le criticità presenti e le composizioni degli organici, annunciando che per il piano industriale 2020-2024 per la Divisione Cyber, e per l'integrazione di Vitrociset dentro la Divisione Elettronica, servirà attendere l'autunno.
Le prospettive industriali e le linee guida presentate possono anche essere condivise dal punto di vista delle ambizioni, tuttavia per capirne la sostenibilità servirà conoscere nel dettaglio le reali quantità economiche degli investimenti sulle nuove linee di prodotto, quante di queste risorse saranno destinate alla ricerca e sviluppo e come si intende procedere nella formazione delle professionalità necessarie per realizzare queste aspettative.
Ovviamente è necessario capire inoltre come Leonardo intenderà integrare le attività di Vitrociset dentro il Gruppo, alcune delle quali in sovrapposizione con la nuova Divisione Cyber, provando attraverso le sinergie annunciate ad allargare il perimetro industriale soprattutto nel mercato internazionale.
Per queste ragioni, apprezzando la lettura realista delle difficoltà presenti fatta dal gruppo dirigente, e riconoscendo la disponibilità annunciata al tavolo dagli HR Corporate di Leonardo di voler mantenere e rilanciare dentro il Gruppo entrambe le realtà, come FIOM-CGIL non possiamo che aspettare in autunno i nuovi piani industriali, annunciati per fine ottobre primi di novembre, prima di dare un giudizio sul futuro e sulla sostenibilità di due realtà che per motivi differenti hanno avuto sofferenze nel corso degli ultimi anni.
Abbiamo dichiarato come FIOM-CGIL al tavolo che l'integrazione di Vitrociset, pur nei probabili tempi non omogenei dettati dal nuovo piano industriale, non può prescindere da una armonizzazione che dovrà riguardare l'intera platea dei lavoratori, e che è necessario mantenere i presidi e i livelli occupazionali attualmente presenti nei siti per entrambe le realtà.
Pertanto è necessario e indispensabile che alla ripresa delle attività, dopo la chiusura estiva, si aprano tavoli di confronto sui siti con le RSU e le strutture sindacali territoriali per monitorare l'andamento della riorganizzazione e dell'integrazione.
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 2 agosto 2019