Nella giornata di mercoledì 10 aprile 2019 si è svolto l'incontro della Divisione Velivoli alla presenza dell'Ing. Cioffi e del Coordinamento nazionale Fim-Fiom-Uilm, con la presentazione dei processi riorganizzativi e delle prospettive industriali per il 2019.
Anche nella Divisione Velivoli è in atto un processo di riorganizzazione profondo, sia in ambito produttivo sia gestionale, che tende a centralizzare e accorpare molte attività con lo scopo di migliorare efficienza e sinergie nei vari ambiti di processo.
Il sistema organizzativo prevede una sola struttura commerciale per la vendita di tutti i prodotti nel portafoglio ordini della divisione in relazione alla rete commerciale Leonardo. Parimenti sono state accorpate tutte le attività a supporto del post vendita per tutti i velivoli, settore nel quale si prevedono crescite anche legate al consolidamento delle manutenzioni per il JSF-F35.
Nell'ambito della produzione sono in atto processi riorganizzativi, adattando il sistema WCM alle specificità del settore, che consentono il miglioramento dell'efficienza in ambito industriale ma anche negli ambiti gestionali.
Il piano strategico prevederà azioni che consentono il miglioramento e una più articolata offerta degli attuali prodotti e scelte di partecipazione ai futuri programmi della Difesa unica europea, attraverso collaborazioni internazionali, ancora in fase di definizione. Estrema importanza avrà la scelta di operare nell'ambito dei programmi europei sul futuro caccia di 6° generazione, che vede ad oggi due possibilità in alternativa tra loro: il progetto franco-tedesco e quello “Tempest” inglese.
Tali scelte ovviamente non possono esclusivamente riguardare l'Azienda, ma in maniera sinergica è necessario il ruolo del Governo, il quale deve svolgere un ruolo attivo in ambito europeo, garantendo e difendendo il settore industriale strategico per il Paese.
Procede intanto il programma europeo Unmanned RPAS MALE 2025, in fase di studio e progettazione, dove Leonardo opera con una parte del 23%, senza tuttavia che ad oggi siano definiti i ritorni industriali e ingegneristici per i siti della divisione velivoli.
I carichi di lavoro saranno garantiti attualmente dalla fase operativa del programma EFA Kuwait, soprattutto nel 2020, insieme al miglioramento e aggiornamento del programma EFA LTE anche in prospettiva dei programmi per il caccia di 6° generazione, dall'incremento dei volumi previsti per il programma JSF-F35, e dalla versione operativa degli addestratori M346 LFFA e M345, quest'ultimo in attesa di contratti nazionali che consentano successivamente campagne commerciali internazionali.
Il programma C27J, anche attraverso lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche, compreso l'aggiornamento avionico, sarà oggetto di un miglioramento anche dal punto di vista dei costi e dell'efficientamento, per presentare un miglior prodotto sul mercato.
Per quanto riguarda le Nacelles è previsto un programma di miglioramento tecnologico al fine di essere più competitivi sul mercato anche nei segmenti delle parti calde, oltre al consolidamento delle parti fredde.
Un aumento significativo delle attività manutentive sarà previsto per lo stabilimento di Venezia, con commesse aggiuntive che riguarderanno il C130 e l'AWACS.
Lo stabilimento di Galatina attraverso il programma IFTS, in collaborazione con l'AMI, svilupperà sistemi di simulazione e training con 2 velivoli a disposizione operativi, con possibili corsi di formazione anche per forze armate straniere.
I risultati operativi ed economici, pur non esplicitati per il 2018 risultano essere positivi, gli stessi saranno resi noti dopo il 16 maggio insieme a quelli di Leonardo e successivamente verranno indicati gli importi complessivi dei 3 indicatori previsti dall'attuale premio di risultato.
Gli attuali organici risultano essere in leggera salita, con importanti stabilizzazioni sul sito di Cameri, e con un impegno formale di dare ulteriore seguito sui restanti stabilimenti della Divisione Velivoli.
Le prospettive industriali esposte per quanto riguarda la Fiom-Cgil, pur registrando una sostanziale stabilità rispetto all'anno precedente, non possono nascondere le preoccupazioni per il futuro a breve e medio termine. Soprattutto sui prodotti di proprietà (C27J, M346-M345) non risultano ad oggi esserci commesse che garantiscano solidità industriale su questi programmi. Purtroppo la mancata acquisizione di commesse, che avrebbero consentito volumi industriali e ritorni economici importanti, rimane un problema aperto nel breve termine.
Le stesse avrebbero garantito inoltre una maggiore serenità nelle scelte industriali nei vari programmi europei a lungo termine (caccia di 6° generazione), che comunque devono per ovvia necessità vedere l'assunzione di scelte importanti, tuttavia per arrivare solidamente dal punto di vista industriale ed economico ad intraprendere questi importanti programmi servono commesse a breve e medio termine che attualmente non sono presenti.
In questa logica, l'esposizione fatta complessivamente a livello nazionale non può prescindere da incontri specifici a livello di sito con le RSU e le strutture sindacali territoriali che consentano di definire nel dettaglio i volumi produttivi e di progettazione, gli organici attuali e quelli futuri, con specifica attenzione sulle assunzioni derivanti dall'accordo sull'Art.4 unitamente alle stabilizzazioni dei lavoratori da molto tempo in Azienda, e il coinvolgimento delle RSU nei processi riorganizzativi in essere e per quelli in fase di ampliamento.
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 12 aprile 2019