Leonardo. Incontro su articolo 4 legge Fornero
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Si è tenuto quest'oggi, presso la sede del gruppo di piazza Montegrappa, una riunione tra Fim, Fiom e Uilm nazionali e la direzione di Leonardo.
L'azienda ha comunicato il numero dei lavoratori interessati all'esodo incentivato, ex articolo 4 della legge Fornero, con l'uscita al 30 novembre 2018.
In particolare l'azienda ci ha comunicato che il dato definitivo è di 474 lavoratori interessati, di cui 458 Leonardo, 8 Lgs e 8 Fata logistic.
Il totale dei 458 lavoratori di Leonardo, comprende:
- 5 lavoratori corporate (dalla sede di piazza Montegrappa);
- divisione Aerostrutture, 26 lavoratori, di cui 2 corporate;
- divisione Elicotteri, 70, di cui 7 corporate;
- divisione Etn, 67, di cui 7 corporate;
- divisione Sas, 73, di cui 13 corporate;
- divisione Sistemi di difesa, 71, di cui 5 corporate;
- divisione Ssi, 48, di cui 13 corporate;
- divisione Velivoli, 98, di cui 3 corporate.
Dei 474 lavoratori Leonardo ha ricevuto dall'Inps il calcolo pensionistico funzionale al calcolo dell'incentivo all'esodo, secondo quanto previsto dall'accordo sindacale.
Leonardo si è impegnata a comunicare alle Rsu e alle segreterie territoriali i numeri previsti per ogni sito. In quella sede, in relazione a quanto previsto dall'accordo nazionale, è necessario che le Rsu affrontino il tema delle assunzioni in sostituzioni alle fuoriuscite, anche a partire dai carichi di lavoro, dai volumi di straordinari e dalle quantità di ferie non smaltite nei singoli siti. Posizione che, come Fiom, abbiamo ribadito nell'incontro di oggi.
Inoltre, nell'incontro di oggi, abbiamo contestato il comportamento di Leonardo, che mette continuamente in discussione quanto previsto dall'accordo integrativo del gruppo, a partire dalle relazioni sindacali e da tutte le parti a tutt'oggi non ancora definite malgrado l'impegno assunto dall'azienda a chiuderle entro giugno scorso. Allo stesso modo abbiamo stigmatizzato il non mantenimento degli impegni più volte assunti e non mantenuti dalla direzione aziendale, a partire da un confronto con la direzione trattante su Hr evolution e su Wcm. Anche oggi, inoltre, è rimasta senza risposta l'ulteriore richiesta di calendarizzare un incontro per il superjet. Per ultimo, la tendenza avviata di acquisire attraverso comunicati sul sito aziendale o dalla stampa decisioni che dovrebbero essere affrontati nell'osservatorio strategico anche in funzione delle ricadute industriali e occupazionali – come la decisione assunta dal cda del 27 settembre di istituire la nuova divisione Cyber security, il comunicato stampa del 9 ottobre in cui Fincantieri e Leonardo concordano princìpi guida per rafforzare la collaborazione nel settore navale rilanciando la joint venture “Orizzonti navali”, ipotesi di accordo con Comac.
Alla luce di tutto ciò oggi la Fiom ha formalizzato alla direzione aziendale la decisione di sospendere le relazioni sindacali a livello nazionale, e quindi di non partecipare più a incontri nazionali, fino a quando non sarà convocato un incontro con tutta la delegazione trattante per affrontare e definire un percorso che risolva tutte le questioni aperte, a partire dall'applicazione corretta di quanto previsto nell'accordo sulle relazioni sindacali, in particolare del ruolo centrale dei delegati e delle strutture territoriali, che in questi mesi, sono stati privati di qualunque ruolo negoziale, con un'idea di una gestione centralizzata delle relazioni sindacali.
La Fiom non è disponibile a un modello sindacale centralizzato, che peraltro prevede l'accompagnamento delle decisioni assunte dall'azienda, ma è invece per un ruolo contrattuale.
Subito dopo la fine dei congressi territoriali, nei primi giorni di novembre, convocheremo il coordinamento nazionale di Leonardo per fare il punto sulla situazione che si è determinata e assumere tutte le decisioni di conseguenza, anche in considerazione della scadenza dell'integrativo e della necessità di rinnovarlo a partire per quanto ci riguarda dalle linee guida definite dal coordinamento Fiom,
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 10 ottobre 2018