Leonardo. Divisione Elicotteri: informativa annuale
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Il 6 giugno si è tenuto l'incontro tra il Responsabile della Divisione Elicotteri di Leonardo, le segreterie nazionali, territoriali e le Rsu Fim, Fiom e Uilm, alla presenza della direzione aziendale della One Company.
Come Fiom-Cgil abbiamo ascoltato quanto dichiarato al tavolo dall'azienda, sia rispetto ai fattori che hanno determinato le criticità emerse a fine 2017 nella Divisione Elicotteri, dal punto di vista dei volumi produttivi e dei risultati economici, tali da determinare la rivisitazione al ribasso delle Guidance della One Company e la sostituzione del management aziendale.
Nel prendere atto degli obiettivi e delle strategie aziendali illustratici dal nuovo responsabile di Divisione, atti a superare le difficoltà precedenti, misureremo la loro efficacia sulla base dei risultati che produrranno concretamente nei prossimi mesi.
In linea generale abbiamo ribadito a Leonardo che potremo esprimere un giudizio compiuto sul nuovo Piano industriale 2018-2022 soltanto al termine di tutti gli incontri divisionali che si stanno tenendo in queste settimane, nel confronto con le strutture territoriali e la delegazione trattante.
Scenari industriali
Nel 2017 i ricavi sono scesi a 3,2 miliardi circa (erano 3,6 nel 2016, circa 4 nel 2015 e circa 4,3 nel 2014), con un'entrata in termini di ordini ridottasi a 3,1 miliardi e la conseguente erosione del backlog a 9,7 miliardi (erano 10,6 nel 2016 e circa 12 fino agli anni precedenti).
Il risultato economico di 260 milioni di EBITA presenta una riduzione del 39,5% rispetto ai 430 milioni del 2016 e comporta una riduzione del ROS dall'11,8 all'8%.
Gli elicotteri prodotti nel 2017 sono stati in totale 149, di cui 108 in Italia (98 a Vergiate e 10 a Tessera) con altri 12 velivoli pronti alla consegna. Si tratta di livelli di produzione più bassi di quelli messi a budget e che risentono non solo della contrazione del mercato, ma anche di difficoltà produttive/organizzative dovute a cambi di configurazione intervenuti in troppi casi su macchine già lanciate, a difficoltà di approvvigionamento dei materiali, a un taglio del capitale circolante troppo lineare e non abbastanza calibrato sulle necessità operative dei singoli programmi, a tempi di attraversamento non sostenibili concessi ad alcuni clienti.
Rispetto a questo quadro l'impresa ci ha presentato il 2018 come un anno di inversione di tendenza per la divisione elicotteri.
Il carico di lavoro nelle aree produttive è previsto in sensibile crescita: circa 2,9 milioni di ore previste per il 2018 rispetto ai circa 2,4 milioni del 2017 con un aumento di poco meno di mezzo milione di ore.
Il piano produttivo iniziale del 2018 prevede 148 macchine negli stabilimenti italiani, di cui 139 a Vergiate (16 AW109, 19 AW109 Trekker, 36 AW169, 53 AW139, 3 AW149, 11 AW189 e 1 CH47) e 9 NH90 a Venezia Tessera.
In chiaro incremento le produzioni sui segmenti dell'AW101 a Brindisi e stabili le revisioni a Frosinone.
Sono di conseguenza in corso dall'ultimo semestre del 2017 operazioni di stabilizzazione nell'organico Leonardo di lavoratori somministrati in vari stabilimenti (Vergiate e Brindisi in più tranches, Benevento, Cascina Costa e proprio in questi giorni annunciata a Frosinone). Si tratta di operazioni da tempo richieste dal sindacato e su cui la Fiom dà un giudizio positivo.
A queste si affianca l'inserimento di ulteriori nuovi lavoratori somministrati (il cui numero in tutta la divisione è salito da 200 a fine 2017 ai circa 350 di oggi).
Su questo riteniamo positiva, e da estendere ad altri stabilimenti, la modalità di inserimento dei somministrati sperimentata a Vergiate, con i lavoratori coinvolti in una formazione preliminare in aula e poi affiancati da personale esperto in fase di avviamento al lavoro.
Riteniamo necessario continuare nella stabilizzazione nell'organico Leonardo di ulteriori lavoratori somministrati replicando il confronto avvenuto a livello di stabilimento dei mesi scorsi. Per questo ci impegneremo, essendo l'occupazione e la riduzione della precarietà un obiettivo strategico della Fiom-Cgil.
Sui job shopper presenti negli stabilimenti di Vergiate e Venezia fino alla fine del 2018, e a fronte del consolidamento dei carichi di lavoro, riteniamo utile procedere a una modifica dello strumento utilizzato, passando alla somministrazione come prima fase di investimento su nuove professionalità da consolidare progressivamente in azienda.
Oltre che per i motivi sopra esposti riteniamo necessarie operazioni di inserimento e crescita occupazionale anche alla luce delle uscite che si determineranno per la procedura di art. 4 legge Fornero/isopensione, per cui risultano essersi prenotati 205 lavoratori sui 237 posti disponibili nella divisione (il termine ultimo per la manifestazione di interesse dell'azienda è il 15 giugno).
Rispetto ai programmi produttivi, l'impresa ha voluto sottolineare l'importanza del contratto NH Qatar con Leonardo capocommessa. Si tratta della più rilevante commessa acquisita dalla divisione elicotteri (3 miliardi circa con un work share del 40% per circa 1,2 miliardi).
Molto rilevante anche l'annuncio del governo canadese su un contratto con Leonardo per la riattualizzazione degli AW101 e l'acquisto di ulteriori velivoli per il valore di circa 1 miliardo di dollari, con il contratto che dovrebbe chiudersi nel 2019.
Oltre a queste rilevanti commesse l'impresa è coinvolta in altre importanti negoziazioni e gare nei mercati governativi.
Negli USA in partnership con Boeing per 84 elicotteri AW139 (con valore di oltre 3 miliardi) in una gara che dovrebbe chiudersi nel 2018.
In Corea del Sud per gli AW159, con possibile definizione nel 2019.
In Israele con una trattativa che vede la partecipazione diretta dei governi per velivoli AW119 e attività di training, con possibile definizione entro il 2018.
Sui programmi e le piattaforme risulta confermato l'impegno baricentrico sulla "family" AW169-AW139-AW189, a coprire il segmento di mercato (la media dimensione) meno intaccato dalla recente contrazione e, sulla base delle analisi di mercato, con i maggiori margini di crescita nei prossimi anni, oltre che con una redditività nettamente superiore ai velivoli monoturbina.
L'impresa ha parlato, senza specificare di che cosa si tratta, di investimenti per adeguare la capacità operativa del AW139 a fronte della futura entrata sul mercato del concorrente prodotto da Airbus (il 160).
Sul AW169 si è menzionata la certificazione del sistema antighiaccio, oltre al lavoro necessario alla maturazione del velivolo.
Sul AW189 è apparsa abbastanza evidente l'intenzione dell'impresa di rilanciare il programma valorizzando la filosofia dua use della piattaforma e puntando su applicazioni militari (anche attraverso l'interlocuzione con il governo nazionale per il rinnovo delle flotte).
È in questo quadro che l'impresa ha affermato di non voler procedere allo sviluppo di nuove piattaforme né nel segmento monoturbina leggero (sotto le 3,5 tonnellate), né in programmi su segmenti di mercato pesanti (oltre le 10 tonnellate).
Resta confermato l'impegno alla certificazione dell'AW609 entro il 2019 e senza limitazioni imposte dalla FAA dopo l'incidente di fine 2015. L'impresa ha confermato che a oggi risulta esser stato investito sul programma circa 1 miliardo di euro. La certificazione non può essere mancata per motivi economici, né per motivi di credibilità industriale (occorre dimostrare di essere in grado di far volare la macchina).
Sul nuovo elicottero militare AW249 l'impresa ha confermato la progressiva andata in carico del programma finanziato dal governo italiano, pur senza fornire dettagli sulla quantità di ore di lavoro che si svilupperanno in ingegneria.
Viene inoltre confermato l'impegno per lo sviluppo dei velivoli senza pilota, su cui esistono spazi di mercato nei campi dell'osservazione, della sicurezza e della marina, e dove si potrà valutare anche l'impiego della piattaforma del AW119.
PdR
Sono stati infine comunicati i risultati degli indicatori di sito del Pdr, mentre quelli relativi agli indicatori finanziari di Leonardo e della divisione elicotteri saranno comunicati dopo la definizione dei dati da parte dell'impresa (su questi è plausibile attendersi il non raggiungimento dell'obiettivo di EBITA di divisione e il raggiungimento del parametro centrale Leonardo).
Generalmente buono il risultato per tutti gli indicatori.
L'efficacia complessiva ha raggiunto il 90% contro l'87% del 2017.
Ancora una volta non soddisfacente (anche se ridotto al 5% del Pdr) l'indicatore legato al capitale circolante (raggiunto il 72% dell'obiettivo).
La gross productivity, che sostituisce il costo industriale che nel 2018 non aveva pagato in nessun sito, ha dato risultati positivi, oscillando attorno e prevalentemente sopra il 90% in tutti gli stabilimenti.
Compresi tra il 90 e il 100% anche i risultati dei piani consegne segmenti e velivoli.
La qualità ha avito un andamento più variegato, ma in tutti i siti tranne Benevento si colloca al di sopra dell'80%.
Oltre il 100% entrambi gli indicatori della direzione tecnica.
Customer support e training raggiungono e superano il 100% degli obiettivi.
Buono, anche se leggermente inferiore il risultato del procurement (con i due indicatori al 90% e al 108%) e del commerciale (97 e 83%).
Fiom nazionale
Roma, 7 giugno 2018