Venerdì, 22 Novembre 2024

Leonardo. Verso un Protocollo d’intesa

Leonardo

Questa mattina si è svolto, preso la sede di Piazza Monte Grappa, l'incontro tra Leonardo e le Segreterie nazionali Fim, Fiom e Uilm sul tema del possibile ricorso all'art.4 (Legge 92/2012) per i dipendenti in prossimità del raggiungimento dei requisiti di accesso alla pensione anticipata o di vecchiaia, dentro gli obiettivi di cambio del mix anagrafico-professionale annunciati dall'Amministratore Delegato nel corso della presentazione del Piano industriale 2018-2022.

L'azienda ha annunciato di voler sottoscrivere con le Organizzazioni Sindacali un Protocollo di intesa, da cui discenderanno gli Accordi di Divisione con le relative tempistiche e modalità applicative, per fissare i criteri generali, omogenei per tutti i dipendenti eventualmente interessati ed in possesso dei requisiti necessari, chiarendo il perimetro della manovra:

  • sostenibilità finanziaria, ovvero numeri coerenti con le risorse accantonate nel Bilancio;

  • disponibilità a risolvere consensualmente, ovvero volontariamente, il rapporto di lavoro nel biennio 2018-2019 da parte di quei dipendenti che, a legislazione vigente, maturino i requisiti di accesso alla pensione anticipata o di vecchiaia entro un arco temporale massimo di 48 mesi, coincidenti con la durata massima di fruizione dell'isopensione;

  • necessità di gestire le fuoriuscite, fatti salvi gli accordi sottoscritti con i lavoratori interessati, prevedendo percorsi di trasferimento delle competenze sui nuovi assunti, per i quali verrà avviato contestualmente un piano di assunzioni che salvaguardi gli obiettivi industriali di Leonardo.

Come Fiom-Cgil, nel ribadire la necessità di illustrare il piano dell'azienda alla Delegazione trattante il prossimo 8 marzo, abbiamo chiesto che l'eventuale protocollo quadro definisca con precisione:

  • la platea dei lavoratori che, pur in possesso dei requisiti, potranno uscire effettivamente, sulla base delle risorse disponibili;

  • le tempistiche con le quali verranno modulate le fuoriuscite anno per anno, dal 2018 fino al 2022-2023;

  • gli incentivi per la tempestiva adesione all'art.4;

  • il riconoscimento del preavviso ai fini della determinazione degli accordi di fuoriuscita;

  • l'accordo sindacale sul piano di assunzioni da far partire contestualmente all'avvio del piano di fuoriuscite, per raggiungere gli obiettivi industriali e il cambio del mix professionale/generazionale, garantendo in ogni caso almeno il mantenimento degli attuali livelli occupazionali.

L'azienda ha acquisito le nostre richieste e si è impegnata a dare risposte in plenaria, annunciando anche che presenterà in quella sede un progetto per una prima sperimentazione di Smart Working.

 

Nel corso della riunione abbiamo anche posto le seguenti questioni.

Chiusura dell'accordo One Company entro giugno.

Necessità di riattivare immediatamente il confronto su tutti i punti rimasti aperti, ovvero trasferte estere, indennità, welfare, Pdr, inquadramento, professionalità e prestazione, 7° e Quadri, rivisitazione del sistema di valutazione Hrevolution, attraverso un percorso da condividere per chiudere l'Accordo One Company entro giugno ed avviare per tempo la costruzione della piattaforma per il nuovo contratto integrativo di gruppo.

Abbiamo anche chiesto all'azienda di dare corso a quanto annunciato lo scorso 11 dicembre, ovvero la definizione di modalità applicative delle flessibilità che, fermo restando l'accordo, risolvano le criticità determinatesi in alcune Divisioni.

Definizione di vicende irrisolte: Fata Logistic, Sema, Superjet

Dopo lo sciopero di Fata Logystic, che ha registrato un'alta adesione da parte dei lavoratori dell'azienda e la solidarietà da parte dei dipendenti Leonardo che operano al loro fianco nelle varie Divisioni, abbiamo chiesto che entro la data dell'8 marzo vengano fissati improrogabilmente gli incontri specifici per Fata, Sema e Superjet.

Dipendenti ex Galileo: armonizzazione in tema di sanità integrativa.

Ad oggi non disponiamo di alcuna proposta da parte dell'azienda che ci consenta un confronto di merito con i lavoratori propedeutico all'incontro previsto per il 7 marzo.

Per questo motivo, in assenza documentazione entro le prossime ore, abbiamo chiesto all'azienda di rinviare l'incontro ad una data successiva.

Come Fiom-Cgil valuteremo insieme all'Esecutivo nazionale e alla Delegazione trattante le risposte che l'azienda ci fornirà nella plenaria dell'8 marzo su tutti questi punti, per assumere insieme le decisioni conseguenti.

 

FIOM NAZIONALE

 

Roma, 28 febbraio 2018

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La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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