Ieri si è tenuto un incontro dell'Esecutivo nazionale e della Delegazione trattante Leonardo, insieme alle strutture territoriali della Fiom, con la partecipazione della Segretaria Generale della Fiom.
Siamo partiti da una lettura generale dei processi in corso nell'aerospazio e nella difesa, per posizionare a un livello adeguato anche le discussioni di carattere sindacale che ci attendono a breve-medio termine.
Le ristrutturazioni e le concentrazioni realizzate intorno a colossi del settore, ad esempio Airbus, Thales, Bae Systems, Raytheon, diversamente presidiati dai loro governi sia in termini di alleanze che di investimenti, inchiodano Leonardo alla sua dimensione di piccola azienda, che destina al mercato domestico appena il 18% del suo fatturato e affronta il mercato estero senza rete dal punto di vista delle politiche industriali, delle alleanze internazionali e delle risorse pubbliche. Si aggiungono a questi elementi la debolezza politica dell'Italia, i continui avvicendamenti al vertice, che non giovano al consolidamento dell'organizzazione interna , né ai rapporti con i clienti, e una struttura finanziaria fragile, che, come abbiamo sempre sostenuto, in assenza di ricapitalizzazione da parte dell'azionista pubblico, ha portato l'azienda a contrastare il debito con la ristrutturazione del precedente piano industriale, rinviando le scelte strategiche e i relativi investimenti al prossimo piano, dovendo peraltro modificare le Guidance al ribasso degli obiettivi precedentemente definiti per il 2017.
Questi dati, associati ai carichi di lavoro che in qualche divisione suscitano non poche preoccupazioni, attenuano le prospettive di crescita e sviluppo che avrebbero dovuto seguire la ristrutturazione operata fino ad ora: tuttavia Leonardo non ha alternative alla crescita, se non vuole rischiare la tenuta degli assetti attuali.
Alla luce di queste considerazioni abbiamo deciso di calendarizzare dopo le feste un'iniziativa di confronto pubblico a valle della presentazione del nuovo Piano industriale 2018-2021 che il nuovo Amministratore Delegato ha annunciato per fine gennaio.
Nel coordinamento si è poi discusso degli appuntamenti che ci attendono sul fronte sindacale a partire dall'incontro del prossimo 11 dicembre convocato per definire il nuovo sistema di assistenza sanitaria in coerenza le novità introdotte dal CCNL. La nostra valutazione sarà determinata dall'elenco delle prestazioni che dovrebbe essere reso noto a breve, dalla copertura con il pacchetto Metasalute quotato a 200 Euro di tutti i/le dipendenti di Leonardo e delle sue controllate, dal rinvio ad una trattazione separata di tutte quelle polizze/fondi (per dipendenti e Quadri) frutto delle passate storie aziendali. La risposta della azienda determinerà se vi sono le condizioni di un possibile accordo già l'11 dicembre. Lavoriamo ovviamente alla soluzione più vantaggiosa per i lavoratori.
A fronte del grave ritardo nell'applicazione dell'accordo One Company, imputabile alle vicende connesse con il cambio dei gruppi dirigenti aziendali,la delegazione trattante ritiene di dover accelerare nel giro di pochi mesi su tutte le questioni rimaste ancora aperte: dalle applicazioni restrittive e non condivise a livello territoriale su trasferte, permessi e flessibilità, alla revisione del sistema Hrevolution, su cui la Dott.ssa Iarlori ha dato una disponibilità, alle partite negoziali più rilevanti, PdR unico, Welfare, monitoraggio del sistema dell'indotto attraverso la fornitura da parte di Leonardo delle dell'elenco delle aziende coinvolte (incluse le date di scadenza dei contratti, il numero dei dipendenti interessati),trasferte estere, mancata applicazione degli accordi in essere per i dipendenti passati dal sesto al settimo livello, definizione delle fasce per i quadri.
Questo ci può consentire di affrontare alcune delle sperimentazioni contenute nel CCNL, a partire da quella sul nuovo sistema di inquadramento professionale, legato all'attuale formazione specifica e a quella futura, attraverso la convocazione dell'apposita Commissione individuata ma mai attivata.
Riteniamo urgente riattivare le Commissioni stabilite al tavolo negoziale e mai convocate, così come definire le date per gli incontri su Superjet, Alenia Capodichino, Lgs e Fata, su cui dobbiamo chiudere rispetto al modello di relazioni sindacali, all'applicazione del Contratto integrativo e alla messa in sicurezza dei lavoratori somministrati in scadenza al prossimo 31 dicembre.
A questo proposito, a fronte dei recenti rinvii del tavolo negoziale il 14 dicembre si riunirà a Roma il Coordinamento nazionale Fiom dei lavoratori Fata Logistyc.
Fiom nazionale
Roma, 28 novembre 2017