I lavoratori della Superjet International di Tessera, azienda frutto di una joint venture tra Finmeccanica/Leonardo e la russa Scac/Sukhoi e finalizzata alla realizzazione di velivoli regionali, hanno scioperato nei giorni scorsi contro l'annuncio fatto dall'amministratore delegato di Finmeccanica/Leonardo circa la sostanziale riduzione della partecipazione azionaria nella JV.
L'iniziativa è nata per difendere l'occupazione e le prospettive industriali dei tanti lavoratori dell'azienda e di tutto l'indotto coinvolto nel progetto industriale, ma anche per impedire che si perda un'ulteriore pezzo di industria strategica nazionale.
Questa decisione che vede invece i russi della Sukhoi investire un miliardo di dollari nel progetto, rappresenta l'ennesimo disinvestimento dell'azienda italiana.
Finmeccanica/Leonardo infatti da due anni a questa parte sta riducendo il fatturato, gli investimenti in ricerca e sviluppo e in nuovi prodotti, nell'intento di ridurre il forte debito accumulato.
L'azienda risente evidentemente di precise scelte del governo italiano che invece di valorizzare ed investire attraverso una ricapitalizzazione, ha deciso di far recuperare risorse al management esclusivamente attraverso tagli ed disinvestimenti. Una scelta che rischia di rendere Finmeccanica un'azienda ininfluente sul mercato, sempre più piccola ed incapace di supportare gli investimenti tecnologici indispensabili in un settore estremamente avanzato.
Il risultato di queste scelte che come Fiom denunciamo da due anni è il progressivo indebolimento Aziendale in un settore strategico per il paese che vede tutti i maggiori competitors investire ed aumentare le dimensioni, supportati fortemente dai propri governi.
Giusta quindi la decisione dei lavoratori di entrare in lotta contro questa scelta che rappresenta un problema per loro in considerazione delle scelte che farà la proprietà russa una volta che la quota italiana sarà ridotta al lumicino ma un problema anche per il paese che sceglie di abbandonare un progetto ed un settore strategico nel quale guarda caso invece i russi investono ingenti risorse.
Oltretutto il territorio veneziano vede già altre realtà in crisi e le possibili scelte dei russi, una volta preso il controllo della JV qualora Finmeccanica/Leonardo dovesse con fermare queste scelte, darebbero in ulteriori colpo all'occupazione diretta e all'indotto del territorio.
Come Fiom sosteniamo fortemente l'iniziativa di lotta intrapresa dai lavoratori e dalle rappresentanze sindacali. Per questo riteniamo necessario affrontare la problematica in sede di governo, con tutti gli azionisti, al fine di garantire investimenti, prospettive industriali e occupazionali.
Riteniamo infine sempre più necessario il coinvolgimento del Governo anche per discutere delle scelte di politica industriale e di investimenti in Finmeccanica/Leonardo, un fiore all'occhiello dell'industria nazionale che rischia fortemente in prospettiva, qualora dovesse proseguire con queste scelte, di essere notevolmente ridimensionata.
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 16 novembre 2016