Venerdì, 22 Novembre 2024

HR Evolution e Pdm (performance e development managment). No a strumenti di valutazione del personale Leonardo gestiti unilateralmente dall’azienda

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Ieri mattina si è svolto l’incontro tra i vertici di Leonardo e le Segreterie nazionali Fim, Fiom e Uilm su una serie di problemi a partire dallo strumento di valutazione del personale HR evolution attivato dall’azienda nelle scorse settimane in molte sedi.

L’obiettivo, a detta dall’azienda, è quello di creare uno strumento di valutazione basato su criteri di omogeneità, trasparenza, meritocrazia, orientamento al risultato, tracciabilità del processo. I progettisti della piattaforma, presenti all’incontro, hanno anticipato che riguarderà a regime tutti i dipendenti del Gruppo, dirigenti inclusi, ovvero circa 26.000 nel mondo e 17.000 nelle sedi italiane, e che sono in corso ulteriori implementazioni.

Come Fiom Cgil abbiamo intanto rappresentato l’insieme delle criticità che questa prima sperimentazione (estesa ai 6 livelli e ai 5s in Telespazio) ha prodotto negli stabilimenti, grazie alle segnalazioni arrivate dai nostri delegati e alle strutture territoriali, tra cui:

  • poca chiarezza nella scala di valutazione

  • divaricazione inspiegabile tra i punteggi assegnati dal diretto responsabile e quelli frutto della “ricalibrazione” del manager superiore

  • mancanza di sedi di risoluzione delle controversie tra lavoratore e sistema dei valutatori

  • utilizzo potenzialmente repressivo in caso di lavoratori Rsu o destinatari di legge 104 (laddove tra gli obiettivi assegnati ci sia quello della presenza minima di 1730 ore in azienda)

Ma la nostra principale obiezione riguarda la natura dello strumento, elaborato e gestito in totale autonomia dall’azienda, in contrasto con l’impegno a costruire un sistema delle professionalità in azienda dentro la contrattazione aziendale assunto a febbraio con la sottoscrizione del contratto integrativo di secondo livello per tutti i dipendenti di Leonardo-Finmeccanica.

Per quanto ci riguarda HR evolution non può esautorare i lavoratori e le loro rappresentanze rispetto al suo ruolo di autorità salariale, producendo valutazioni “meritocratiche” (e tenendo insieme impropriamente prestazione e competenze professionali) a supporto di manovre retributive erogate unilateralmente, al di fuori della contrattazione con le Rsu.

Come Fiom Cgil abbiamo chiesto:

  • l’attivazione di un tavolo di confronto con la Delegazione trattante Leonardo sullo strumento HR evolution entro la fine dell’anno.

  • l’applicazione di quanto contenuto nel contratto integrativo, ovvero il mantenimento di accordi e prassi in essere al 31 dicembre 2016 in materia di professionalità, fino alla definizione del nuovo sistema da parte della Commissione prevista dall’accordo del 2 febbraio

L’azienda ha chiuso l’incontro accogliendo entrambe le richieste. In previsione del confronto invitiamo Rsu e strutture Fiom a raccogliere ulteriore materiale su questa prima sperimentazione di Hr evolution, da aggiungere a quello già pervenuto.

 

Fiom-Cgil nazionale

 

Roma, 4 novembre 2016

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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