Completati tutti gli incontri di settore e di divisione di Finmeccanica-Leonardo, è possibile tracciare una prima valutazione della situazione.
Le presentazioni aziendali purtroppo hanno confermato per tutti i settori e per tutte le divisioni, una sostanziale difficoltà del gruppo. Malgrado il programma in campo aeronautico con il Kuwait, il fatturato complessivo mostra segnali di ulteriore arretramento sia per il fatturato che per volumi di attività, rispetto al 2015, pur garantendo la saturazione degli attuali organici anche attraverso processi di internalizzazione di attività attualmente date all’esterno.
Poiché siamo inoltre in presenza di un forte ridimensionamento dell’occupazione sull’indotto e sui lavoratori somministrati, per la Fiom-Cgil è necessario un confronto specifico al fine di salvaguardarne i lavoratori occupati (con particolare riferimento all’utilizzo improprio che se ne è fatto).
La sostanziale diminuzione di investimenti in ricerca e sviluppo e i nuovi programmi/prodotti, rappresentano un'azienda molto concentrata sul recupero di risorse e sulla razionalizzazione che diventa più piccola, ottimizza i processi ma non guarda in prospettiva mentre tutti i competitori principali invece investono e crescono attraverso nuove attività o acquisendo nuove aziende.
Infine, malgrado fosse previsto nell'accordo integrativo sottoscritto il 2 febbraio u.s., i dati principali riferiti alle attività aziendali della One Company e dei settori/divisioni per il 2016/2017 non sono stati dati, con la conseguente impossibilità a definire non solo un quadro certo di prospettive ma anche gli obiettivi del PdR. Anche su questo aspetti è necessario un ulteriore approfondimento per ogni singola divisione.
A tutto questo si aggiunge poi la Brexit, considerate le forti presenze in UK di Finmeccanica/Leonardo sia per quanto riguarda le attività, sia per il numero di lavoratori impiegati.
Per tutte queste ragioni come Fiom-Cgil riteniamo necessario verificare con l'azienda la situazione e le prospettive attraverso una nuova convocazione di Osservatorio Strategico.
In merito all’accordo integrativo di One Company sottoscritto il 2 febbraio u.s. dobbiamo rilevare il forte ritardo di quanto previsto nell’accordo, non per responsabilità delle OO.SS.
Per la Fiom-Cgil i tavoli aperti a livello di sito sul premio di risultato (ricordiamo che il 55% interessa parametri One Company e il 45% di divisione/sito), devono continuare a lavorare per produrre ipotesi e testi condivisi. Testi che per quanto ci riguarda potranno essere firmati solo dopo la comunicazione di tutti gli obietti di One Company e di Divisione.
Per avere un quadro abbastanza certo della possibilità di raggiungere il premio, bisogna capire gli effetti che i risultati di One Company (ebit, fcocf, volumi, ordini, fatturato etc.), produrranno a livello di divisione e di sito.
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 6 luglio 2016