I due giorni ulteriori di trattativa in Finmeccanica non hanno prodotto passi avanti ma anzi, considerata la discussione sul PdR, l'avvio del confronto sul cedolino, l'oggetto del prossimo argomento (straordinario e plurisettimanalità) e infine le procedure di trasferimento di azienda per la costituzione della One Company, possiamo dire che il negoziato presenta criticità importanti, che meritano di essere approfondite con le lavoratrici e con i lavoratori.
Nella mattinata dell'11 novembre infatti l'azienda ha presentato un testo sul PdR sostanzialmente invariato rispetto ai rilievi mossi dalla nostra delegazione nell'incontro precedente.
L'ulteriore confronto che ha portato dal 30 al 50% il pagamento del premio sul terzo obiettivo (di sito), non è stato ritenuto sufficiente per siglare il testo, considerato che sono rimasti irrisolti gli altri elementi posti.
In particolare le soglie sono ancora troppo alte, non c'è la proporzionalità nel pagamento, c'è ancora la penalizzazione sulla presenza. Infine rimane la possibilità per l'azienda di cambiare i parametri di misurazione del premio, senza accordo sindacale (Finmeccanica propone un confronto alla fine del quale, se non c'è accordo, procederà da sola).
È evidente che così non solo il premio diventa difficilmente ottenibile pur in presenza di risultati importanti, ma addirittura si riserva di cambiarlo di anno in anno (nell'arco del triennio), senza accordo.
Sulla base delle divergenze e delle posizioni espresse dalla delegazione Fiom-Cgil, il testo è stato accantonato per riprenderlo in seguito. Anche rispetto al testo distribuito dall'azienda sul cedolino unico la prima valutazione è negativa.
L'ipotesi di armonizzazione dei trattamenti attualmente in essere per i dipendenti delle diverse aziende del gruppo, attraverso una struttura retributiva semplificata che accorpa e/o rinomina le voci attuali, non consente di affrontare in modo adeguato il tema della valorizzazione delle professionalità che la Fiom ha posto al tavolo come elemento innovativo all'interno della trattativa.
Altre criticità sono nella previsione, per i nuovi assunti nella One Company a partire dal 1° gennaio 2016, di un regime retributivo diverso rispetto ai dipendenti attuali, con la cancellazione di alcuni istituti contrattuali (oltre che delle prassi), frutto della contrattazione collettiva degli anni passati.
La delegazione Fiom-Cgil ritiene inaccettabile un'impostazione che istituzionalizzi differenze salariali e contrattuali tra i lavoratori: la nostra idea di armonizzazione presuppone una riconquista dell'autorità salariale da parte delle RSU, una valorizzazione della contrattazione collettiva pregressa dentro la nuova Finmeccanica e una estensione di tutele e diritti a tutti i lavoratori, diretti e in appalto.
Un ulteriore elemento di complessità sono le procedure di costituzione della nuova Finmeccanica, le lettere consegnate alla rappresentanza contengono dei passaggi molto delicati, che vanno verificati immediatamente nella procedura di legge prevista (in riferimento alle conseguenze economiche, giuridiche e sociali sui lavoratori).
Per quanto sopra se su tutti questi punti il negoziato non si sbloccherà a breve dando risposte positive e sostenibili, come Fiom-Cgil proporremo a Fim-Cisl e Uilm-Uil di organizzare assemblee informative e iniziative di mobilitazione unitarie.
Fiom-Cgil Nazionale
Roma, 13 novembre 2015