Nella giornata odierna, si è riunito il coordinamento Leonardo con la direzione aziendale del gruppo Leonardo per iniziare la trattativa sul capitolo salariale presente nella piattaforma unitaria presentata da FIM-FIOM-UILM.
L'azienda a valle della comunicazione nella giornata odierna degli importi dei minimi tabellari del CCNL da parte di Federmeccanica, che saranno erogati nella retribuzione di giugno, ha precisato come tutte le richieste presenti nella piattaforma, ed in particolare quella del mancato assorbimento visti gli importi particolarmente significativi, non consentirebbero la sostenibilità economica da parte dell'azienda su tutte le voci di richieste presenti.
Come Fiom-Cgil abbiamo ribadito, in coerenza con quanto richiesto nella piattaforma unitaria di FIM-FIOM-UILM, che tutte le voci presenti nel capitolo del salario (incremento del PDR, incremento del "superminimo collettivo non assorbibile” e il non assorbimento degli aumenti del CCNL) dovranno avere risposte positive al fine di poter dare omogeneamente rispondere a tutte le esigenze dei lavoratori del Gruppo Leonardo.
Che il contesto sia straordinario rispetto al rinnovo precedente come Fiom-Cgil non lo neghiamo, ma non potrà certo l'azienda scegliere quali istituti privilegiare rispetto ad altri presenti nel capitolo del salario, tantomeno agire sugli stessi per dividere i lavoratori di Leonardo.
Pertanto, dopo un confronto con la nostra delegazione, abbiamo chiesto all'azienda che nelle giornate del 21 e 22 giugno riprenda la trattativa con la presentazione da parte della stessa di una proposta che abbia al proprio interno quantità economiche su tutti i punti sopracitati e per la vigenza dell'integrativo dal 2023 al 2025.
A fronte di tale proposta complessiva come Fiom-Cgil valuteremo se la proposta è "sostenibile" anche per la nostra organizzazione e se soprattutto risponderà a quanto richiesto nella data odierna.
Contemporaneamente l'azienda ha consegnato alle Segreterie nazionali di FIM-FIOM- UILM una comunicazione nella quale dichiarava di erogare a tutti i lavoratori gli aumenti previsti dal CCNL nel mese di giugno, riservandosi tuttavia di poterli riassorbire totalmente o parzialmente nei mesi seguenti, a coloro che hanno superminimi individuali erogati unilateralmente dall’azienda.
Su questo ultimo punto vogliamo essere chiari: non è il sindacato che decide l'assorbimento o meno degli aumenti ma è l'azienda che può esercitare la facoltà di farlo.
Al contrario è la contrattazione sindacale che di fatto può impedire all'azienda di farlo, proprio uno dei punti che abbiamo chiesto nel capitolo del “Salario” della piattaforma unitaria.
Inoltre è necessaria la sottoscrizione di un nuovo accordo sull’aumento dei teorici del PDR prima dell'estate, per poter avere i benefici della defiscalizzazione previsti dalla normativa vigente, ma anche per assicurare l'erogazione dei premi di risultato per i prossimi anni.
E poi infine contrattare l'aumento del "Superminimo collettivo non assorbibile", che non è una appendice ma la vera e propria "Salary review" che esercita il sindacato collettivamente e non individualmente come l'azienda.
I capitoli aperti sono tanti e nessuno è primario o secondario, ma tutti rispondono ad una logica collettiva di contrattazione, esattamente quello che è presente nella piattaforma e quello che la Fiom-Cgil ritiene prioritario.
Le lavoratrici e i lavoratori devono sapere che per la Fiom-Cgil la rappresentanza è altrettanto collettiva come la contrattazione, e che non è disponibile a dividere i lavoratori siano essi impiegati o operai con incrementi che non diano risposte omogenee.
Il 21 è 22 giugno capiremo se la trattativa potrà proseguire o se saranno necessarie iniziative di lotta per rispondere alle esigenze di tutte le lavoratrici e i lavoratori di Leonardo.
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 16 Giugno 2023