Sull'acquisizione della maggioranza di Stx da parte di Fincantieri è bene attendere, prima di esprimere un giudizio positivo definitivo, di conoscere i patti parasociali sottoscritti tra le aziende. Bene invece il rinvio delle decisioni sulla parte militare, ma adesso investire è la priorità.
I patti parasociali sottoscritti per la gestione delle attività civili ci diranno effettivamente come stanno le cose per i lavoratori italiani, mentre sulle attività militari il rinvio consente di procedere con molta più prudenza di quanto fatto sinora dal governo, su un terreno molto pericoloso.
Per quanto riguarda gli assetti della nuova società, così come abbiamo detto dall'inizio, è il momento di aprire una grande vertenza complessiva sugli investimenti in Italia. Solo massicci investimenti nei cantieri italiani e un contributo forte delle istituzioni nella realizzazione di nuove infrastrutture e la modernizzazione dei bacini, potranno consentire alla parte italiana di giocare bene la sfida della competitività.
L'Airbus dei mari non la si fa con i cantieri italiani in queste condizioni. E per non farla fare ad altri che oggi entrano da falliti, ma che in futuro facendo pesare il loro sistema paese potrebbero mettere in difficoltà l'azienda, come Fiom lavoreremo da subito per stimolare il governo, le istituzioni tutte e Fincantieri ad un grande piano di investimenti in Italia.
Fabrizio Potetti, responsabile Fiom-Cgil per Fincantieri
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 27 settembre 2017