Dopo le assunzioni dei pensionati da parte di Fincantieri, a fronte di una disoccupazione nel paese spaventosa, ecco la chiusura della sede di Napoli del consorzio gestito da Enav e Technosky, con il trasferimento di tutto il personale da Napoli a Roma, pena il licenziamento.
Da un lato le emergenze del paese – disoccupazione e Mezzogiorno – dall'altro le aziende pubbliche che, a dispetto del controllo da parte delle istituzioni, vedi ministero dell'Economia/Tesoro e Cassa depositi e prestiti, operano in assoluta discontinuità con quelle che sono le “priorità” politico/istituzionali.
Questo governo ha nominato un ministro per il Mezzogiorno come segnale di attenzione e rivendica quotidianamente di lavorare per l'emergenza occupazionale dilagante. Se questi concetti fondamentali non vuole ridurli a parole vuote e senza senso, attui una politica industriale coerente da parte delle aziende pubbliche.
Una politica industriale moderna e capace di ottenere per le aziende a controllo pubblico risultati economici e industriali in linea o addirittura migliori dei competitor, senza però tradire gli indirizzi politici necessari a superare le emergenze del paese.
Fabrizio Potetti, coordinatore Fiom-Cgil gruppo Fincantieri e Leonardo/società partecipate
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 17 luglio 2017