Con una lettera spedita oggi alla direzione di Fincantieri, la Fiom chiede all'azienda di ripristinare il pagamento degli istituti retributivi interrotto con la disdetta unilaterale degli accordi integrativi dello scorso 30 marzo, chiedendo allo scopo un incontro urgente tra le parti.
Nel merito, la Fiom "contesta la legittimità ed efficacia della decisione unilaterale di disapplicazione degli Accordi integrativi del 2009, in particolare per gli aspetti economici". Per il sindacato "la mancata erogazione dei trattamenti salariali integrativi, senza che gli stessi vengano sostituiti da trattamenti previsti da un nuovo contratto integrativo, comporta che per le stesse prestazioni oggi i lavoratori si trovano a percepire una retribuzione strutturalmente inferiore".
D'altra parte, l'azienda continua ad applicare altri istituti (ad esempio le pause) regolati dallo stesso accordo da lei disdettato, ma che evidentemente vale per alcune cose e per altre no.
La Fiom, inoltre, chiede che sia "quantificata e stabilita l'erogazione del premio di efficienza e di programma 2015".
Infine, invitando l'azienda "a ripristinare immediatamente i trattamenti economici di cui sopra, anche per le mensilità di aprile e maggio", la Fiom auspica di non essere "costretta a tutelare i diritti dei lavoratori in ogni sede, sia sindacale che giudiziale, confidando che l’azienda voglia rivalutare la propria posizione, anche al fine di evitare un contenzioso giudiziale con migliaia di dipendenti".
Ufficio Stampa Fiom-Cgil
Roma, 29 giugno 2015