Bruno Papignani, coordinatore Fiom per il Gruppo Fincantieri, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
Le condanne per caporalato emesse ieri dal tribunale di Gorizia nei confronti di ditte che operavano nei cantieri navali di Fincantieri sono la prova che quanto denuncia la Fiom da mesi è vero e che ci troviamo di fronte ad una diffusa illegalità ed estesa violazione dei diritti dei Lavoratori. Da tempo abbiamo chiesto di abolire il sub-appalto, di diminuire gli appalti oggi fuori controllo e convenire su regole in grado di non permettere più che ciò accada facendo assumere al capo commessa la responsabilità sugli appalti. Proprio lunedì riprende la trattativa per l'integrativo aziendale e ci aspettiamo dall’azienda una svolta: invece di dedicare i propri sforzi per peggiorare le condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori concentri i propri sforzi verso un accordo che affronti per davvero i mali che attanagliano Fincantieri. Infine, va sottolineato come sia paradossale - e ci piacerebbe sentire cosa dice il Governo, impegnato a sostenere le proprie riforme del lavoro che tolgono diritti e dignità ai lavoratori - che proprio in un'azienda con capitale pubblico si tolleri perfino l’illegalità, a partire dal caporalato come dimostrano le sentenze di ieri.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 5 giugno 2015