E' iniziato oggi alle ore 6 lo sciopero di quattro ore per turno indetto dalla Fiom e dai suoi delegati di Marghera nell'ambito della vertenza per il rinnovo del contratto aziendale. Come sempre qualche minuto prima dell'inizio del primo turno i delegati e i lavoratori hanno presidiato l'ingresso dello stabilimento distribuendo un comunicato sindacale e spiegando le ragioni dello sciopero. Tutti i 150 lavoratori e capi del primo turno hanno condiviso l'iniziativa e si sono uniti al presidio aderendo allo sciopero come è già avvenuto nelle precedenti occasioni di questa ormai lunga vertenza. La stessa scena si è ripetuta tra le 7 e le 8 del mattino quando quasi tutti i lavoratori giornalieri e quelli delle ditte d'appalto hanno deciso di partecipare allo sciopero; solo pochissimi hanno deciso di entrare. Possiamo dire che l'adesione allo sciopero è stata del 99%, cosa che ha fatto saltare i nervi alla direzione aziendale che ha diffuso un comunicato all'Ansa grave per toni e contenuti, sostenendo accuse che difettano di obiettività ed equilibrio.
La direzione nazionale di Fincantieri pensa forse di poter raccogliere un ampio consenso tra i lavoratori tagliandone le retribuzioni – come ha già fatto -, controllandoli con i micro-chip nelle scarpe da lavoro o generalizzando un folle sistema di lavoro in appalto?
Non serve una grande capacità imprenditoriale per acquisire commesse sottocosto per poi far pagare il differenziale ai lavoratori dei cantieri navali in cui le condizioni di lavoro sono sempre più degradate, cosa tanto più grave in un'azienda pubblica, come la Fincantieri appunto, il che meriterebbe una verifca in sede di governo in merito al piano industriale, alla sua gestione, al sistema degli appalti sempre più segnati dall'illegalità.
Oltre che per i toni del suo comunicato di oggi, il comportamto dell'azienda preoccupa anche per l'uso delle forze di vigilanza che stamane sono intervenute con spintoni e intimidazioni contro i delegati FIOM e i lavoratori in sciopero. Su questi fatti e sulla base delle testimonianze raccolte, la Fiom-Cgil presenterà un esposto alla magistratura.
Fiom-Cgil Veneto
Fiom-Cgil Venezia
14 maggio 2015