Al termine di due giorni di negoziato con Fincantieri non si sono registrati passi avanti nel merito dei punti richiesti nella piattaforma votata dai lavoratori. Viceversa Fincantieri ha confermato la cessazione dell'accordo aziendale del 2009, nonostante l'insistenza della Fiom di ripristinarne gli effetti: questo atto è un inaccettabile e vergognoso ricatto nei confronti dei lavoratori.
La Fiom ribadisce la volontà di giungere ad un accordo che tuteli l'occupazione, incrementi gli organici dei cantieri e delle sedi, riduca il sistema degli appalti e lo riporti nella legalità, introduca una vera contrattazione degli orari che concili le effettive necessità produttive e quelle dei lavoratori, porti aumenti salariali adeguati alle esigenze poste dalla piattaforma.
La Fiom andrà ai prossimi incontri fissati per l'11 e 12 maggio auspicando che l'azienda modifichi le posizioni finora sostenute.
Il Coordinamento nazionale ha già dato mandato ai propri legali per verificare la legittimità della non applicazione dell'accordo 2009 e dichiara in tutti i cantieri 12 ore di sciopero da effettuarsi entro la data di ripresa della trattativa.
Il coordinamento Fiom Fincantieri