Stamane a partire dalle ore 6 è scattato lo sciopero di tre ore per ogni turno di lavoro, indetto dalla RSU, con un presidio dei lavoratori in tutti gli ingressi dello stabilimento. Lo sciopero, proseguito fino alle ore 11 del mattino per i giornalieri e per tutti i lavoratori degli appalti, ha visto l’adesione della totalità delle maestranze del cantiere di Marghera con il blocco di tutte le attività produttive.
Forti della riuscita di questa nuova iniziativa di mobilitazione a Marghera come di quelle proclamate nei cantieri del resto del gruppo Fincantieri, occorre adesso, già a partire dagli incontri previsti per il 13-14 aprile a Roma, che il confronto tra le parti riprenda a partire dalla piattaforma sindacale votata dalla maggioranza dei lavoratori Fincantieri.
La larga partecipazione dei lavoratori agli scioperi proclamati dal sindacato in queste settimane contro le inaccettabili proposte della Fincantieri sulla riduzione salario, sull’allungamento degli orari di lavoro e delle flessibilità, sull’allargamento della precarietà e degli appalti, dimostrano che le maestranze del gruppo non sono disponibili ad accettare accordi che peggiorano la condizione di lavoro e di vita nei cantieri e che nessuna organizzazione sindacale ha il mandato per sottoscrivere intese che modificano in senso peggiorativo la prestazione lavorativa, il salario e i diritti dei lavoratori della Fincantieri e degli appalti.
Lo sciopero di tre ore è stato programmato dalla RSU anche per i lavoratori adibiti nella giornata odierna al 2 e al 3 turno di lavoro.
Segreteria FIOM CGIL Metropolitana di Venezia
Marghera 10/4/2015