Si è tenuto il 27 novembre, nonostante la richiesta della Fiom di un unico tavolo negoziale, il primo incontro separato con la direzione di FCA e CNHi di presentazione della piattaforma rivendicativa costruita con la partecipazione diretta dei lavoratori sia nella fase di presentazione che nella fase di approvazione con il voto di 23.675 lavoratori di cui il 96,3% ha detto Si.
La distanza tra le posizioni aziendali e la nostra piattaforma sono ampie, a partire dal sistema di relazioni sindacali, il ruolo dei delegati e la democrazia contrattuale, ma la novità è l'avvio del confronto sul merito.
Tre i punti centrali che la Fiom ha illustrato: piena occupazione, salario e miglioramento delle condizioni di lavoro.
In sintesi la Fiom chiede l'aumento della retribuzione complessiva a partire dalla paga base che dovrà essere adeguata ai minimi contrattuali dei lavoratori a cui si applica il contratto nazionale dei metalmeccanici.
Gli altri elementi della retribuzione su cui negoziare sono:
• il sistema premiante nella sua parte fissa del salario;
• il sistema premiante nella parte variabile del salario con obiettivi chiari, condivisi e non basati esclusivamente sull'efficienza;
• l'adeguamento dell'indennità per impiegati tecnici;
• introduzione indennità per diretti e indiretti di produzione.
Il primo punto che la delegazione ha posto al management di FCA e CNHi – quello occupazionale - sarà affrontato nel merito nelle giornate del 29 ed il 30 novembre. La Fiom incontrerà il management di FCA e CNHi anche in questo caso separatamente dagli altri sindacati.
La Fiom ritiene il permanere di due tavoli separati su piano industriale e occupazione incomprensibile per due aspetti: il primo è che il lavoro e la piena occupazione non hanno differenza di contratto o di appartenenza sindacale,la seconda è che la Fiom ha affrontato la crisi di volumi e di esuberi temporanei condividendo con i lavoratori gli strumenti di ammortizzatori sociali utili a evitare i licenziamenti. Gli incontri del 29 e del 30 sono importanti per capire le strategie industriali e occupazionali dei due gruppi a fronte della condizione di aumento dell'utilizzo di ammortizzatori sociali nel 2018 e non si vedono cambiamenti ad oggi per il 2019. In particolare gli stabilimenti di FCA del polo Maserati (Torino, Grugliasco e Modena) e di Pomigliano e Nola e gli stabilimenti di motori diesel come Cento e Pratola Serra, mentre per CNHi c'è una forte preoccupazione per lo stabilimento Iveco di Brescia.
Il prossimo 6 dicembre con il management di FCA e CNHi, come chiesto dalla delegazione della Fiom, inizierà la trattativa su salario.
E' indispensabile riunificare la forza dei lavoratori per sostenere la trattativa, la scelta di tavoli separati è un errore sindacale.
La Fiom si rivolge a tutti i lavoratori dei gruppi perché il negoziato sarà difficile ma le decisioni le prenderemo con i lavoratori.
Partito il confronto con FCA, CNHi e Ferrari: obiettivo occupazione, salario e condizioni di lavoro [VOLANTINO]
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