Accordo legale per far cessare le discriminazioni a Pomigliano
La FCA è stata condannata a più riprese dalla magistratura perchè riconosciuta responsabile di discriminazione nello stabilimento di Pomigliano. In poche parole la magistratura aveva sancito che non era un caso che al lavoro in fabbrica non fosse stato chiamato nessuno delle centinaia di iscritti alla Fiom.
La lotta vinta dai lavoratori e dalla Fiom è il risultato innanzitutto della forza di tutti gli iscritti con in testa i 19 ricorrenti che hanno sostenuto una dura e lunga vertenza sindacale e legale. Senza la capacità di resistenza di quei 19 lavoratori oggi in tutta Italia qualsiasi impresa avrebbe potuto cancellare la democrazia in fabbrica tenendo fuori chi non la pensa come impone la direzione aziendale.
La vertenza della Fiom non ha mai avuto l'obiettivo di difendere solo i propri iscritti, ma di far tornare tutti al lavoro. Per questa ragione insieme all'azione legale, abbiamo tenuto una azione sindacale tesa ad ottenere il contratto di solidarietà. Negli ultimi mesi se tutti i lavoratori hanno varcato i cancelli, e non lo facevano da anni perchè posti in Cassa integrazione a zero ore, è un risultato raggiunto dalla Fiom e non dalle Organizzazioni Sindacali firmatarie. La Fiom non ha sottoscritto il contratto di solidarietà, perché il lavoro sulla Panda non è esteso a tutti gli occupati, compresi quelli di Nola.
LA FIOM VUOLE APRIRE UNA STAGIONE NUOVA IN CUI LE LAVORATRICI E I LAVORATORI GRAZIE AL RIENTRO DEGLI ISCRITTI DELLA FIOM E DEI DELEGATI SUL PROPRIO POSTO DI LAVORO POTRANNO TORNARE AD AVERE UN RIFERIMENTO CERTO PER NEGOZIARE LA PROPRIA PRESTAZIONE DI LAVORO A PARTIRE DA UNA ROTAZIONE A PARITÀ DI MANSIONE. INFINE, SU SALARIO, CARICHI E RITMI DI LAVORO BISOGNA RIAPRIRE UNA TRATTATIVA, PERCHÉ IL CONTRATTO COLLETTIVO DI LAVORO HA PEGGIORATO LA CONDIZIONE DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI.
LA FIOM RIPARTE DA POMIGLIANO DOVE TUTTO È COMINCIATO
Roma, 11 giugno 2014
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 Fiom in Fiat. Volantino: Fca: Vince la democrazia | 279 kB |