La Fiom-Cgil rende noto che questa mattina, giovedì 16 febbraio, si è svolta una conferenza stampa in cui sono stati esposti i risultati di un ampio confronto, condotto dalla Fiom-Cgil torinese, sulle retribuzioni reali di alcune medie e grandi aziende metalmeccaniche torinesi, Fca e Cnh comprese.
Dal raffronto emerge ad esempio come le paghe di operai e tecnici di Fca siano le più basse tra le aziende prese in considerazione, tra le quali Leonardo Finmeccanica, Oerlikon (ex Graziano), Italdesign, Skf e Avio.
In allegato, i grafici sulle retribuzioni e il questionario Maserati.
Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil, dichiara: «Al di là dei raffronti generali tra il Ccsl e il contratto nazionale dei metalmeccanici, il confronto tra le retribuzioni di operai, tecnici e quadri di alcune medie e grandi aziende metalmeccaniche del torinese evidenziano uno scarto netto con quelle più basse di Fca e Cnh: scarto che il sistema retributivo adottato da queste ultime rischia di accentuare ulteriormente. Non è un problema solo aziendale o sindacale, è un problema dei lavoratori ex-Fiat, che peraltro ne sono perfettamente consapevoli, come dimostra il questionario sottoposto ai dipendenti della Maserati e la stessa vicenda Teksid, dove l'azzeramento del premio ha scatenato la protesta dei lavoratori».
Edi Lazzi, responsabile della Maserati della Fiom-Cgil torinese, dichiara: «Dal questionario emerge come i lavoratori non siano soddisfatti né sotto l'aspetto salariale né sotto quello professionale, dato che i buona parte sono inquadrati con il terzo livello nonostante abbiano acquisito sul campo negli anni professionalità superiori. Con l'azienda si può aprire subito un percorso per aggiornare gli inquadramenti professionali mentre la questione salariale dovrà essere affrontata con il rinnovo del Ccsl che scade nel 2018».
Ufficio stampa Fiom Torino