Mercoledì, 25 Dicembre 2024

Tutti contro la Fiom perchè hanno paura dei lavoratori

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Fim, Uilm, Fismic, Uglm, Aqcf insieme a Slai e SI Cobas si sono “alleati” per attaccare la Fiom perché hanno paura delle assemblee dove i lavoratori sono liberi decidere democraticamente con il voto. Perché siamo in questa situazione? Perché dal 2010 ad oggi i sindacati firmatari del “Contratto Fiat” dicevano che in cambio delle riduzione delle pause, della mensa a fine turno, i sabati comandati, la medaglia d’oro, il passaggio da 360 vetture turno a 435 sarebbe arrivato il lavoro. Invece, con la sola produzione della Panda si continua a fare uso degli ammortizzatori sociali che termineranno nel 2018.

Questo è quanto realmente è avvenuto:

  • Il 13 dicembre la Fiom viene a conoscenza che l’indomani i sindacati firmatari avrebbero avuto un incontro a Roma con FCA per spostare circa 500 lavoratori da Pomigliano d’Arco a Cassino, quindi abbiamo chiesto un incontro unitario, ma il 14 dicembre l’incontro è stato effettuato separatamente.

  • Nei giorni seguenti abbiamo inviato la richiesta di assemblea, che volevamo tenere con tutti i lavoratori a prescindere dal sindacato di appartenenza, ma l’azienda ci ha risposto che non era possibile poiché le ore rimanenti erano state prenotate dai “sindacai firmatari”.

  • Il 21 dicembre la Fiom, in un nuovo incontro con FCA, ha ribadito la necessità di investire sullo stabilimento di Pomigliano per garantire la completa occupazione e che per spostare i lavoratori a Cassino bisognava utilizzare il criterio della volontarietà, nel frattempo Fim, Uim Fismic, Uglm, Aqcf, accettavano e firmavano l’accordo così come proposto dall’azienda.

  • Tenere l’assemblea unitaria prima della firma era utile per evidenziare che in assenza di un piano industriale “non erano i nuovi modelli ad arrivare dai lavoratori ma i lavoratori a doversi spostare dove c’è il lavoro”, e riaprire la trattativa per convincere l’azienda ad utilizzare la completa volontarietà nella scelta dei dipendenti.

“I sindacati firmatari” che hanno rifiutato di tenere un’assemblea unitaria e non hanno partecipato a quella successivamente indetta dalla Fiom, oggi attaccano le centinaia e centinaia di lavoratori che vi hanno partecipato. Inoltre sempre gli stessi contestano i delegati della Fiom per aver detto la verità e per aver deciso con i lavoratori cosa fare, se indire uno sciopero o sottoscrivere l’intesa. E’ stata una assemblea partecipata e difficile perché la situazione è difficile, soprattutto dopo che l’accordo era già operativo perché firmato dagli altri. Le assemblee si sono concluse con un voto quasi unanime che hanno dato il mandato alla Fiom di sottoscrivere tale accordo. E’ questa la vera colpa della Fiom? aver deciso insieme ai lavoratori? Secondo noi invece il vero problema di questi anni è stato proprio il contrario, ossia si è deciso sempre senza avere il mandato dei lavoratori.

Da anni ai lavorati sono chiesti sacrifici e gli si “suggerisce” di non seguire la Fiom, perché solo così sarebbe arrivato il lavoro, ma la realtà e sotto gli occhi di tutti.

Per la Fiom la controparte non sono gli altri sindacati ma l’azienda, come dimostra la firma del recente contratto nazionale dei metalmeccanici quando i lavoratori possono decidere insieme i risultati arrivano.

A marzo ci sarà un incontro con l’azienda e ai lavoratori abbiamo detto in assemblea che se non c’è la soluzione occupazionale per tutti convocheremo nuove assemblee per decidere insieme le iniziative da mettere in campo.

 

RSA Fiom GB. Vico Pomigliano

 

Pomigliano d’Arco 4 febbraio 2017

 

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La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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