Venerdì, 22 Novembre 2024

Fca: confronto Ccnl, Ccsl e proposte Fiom

Questa mattina, martedì 24 febbraio, si è svolta una conferenza stampa in occasione della riunione del Cae (il Comitato Aziendale Europeo) di Fca di cui fanno parte i delegati provenienti da 12 paesi della Unione Europea): la riunione si terrà infatti a Torino giovedì 26 e venerdì 27 e avverrà alla presenza della direzione1 di Fca, che dovrà illustrare programmi, investimenti e piani per il futuro.

Nel corso della conferenza stampa, oltre a fare il punto in vista di questo importante appuntamento, Michele De Palma, responsabile auto per la Fiom-Cgil nazionale, e Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cigl, hanno svolto una comparazione tra i salari e i diritti garantiti dal contratto nazionale di lavoro, recentemente rinnovato unitariamente, e il Ccsl applicato ai lavoratori Fca.

 

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Sia sotto l'aspetto retributivo che sotto quello delle tutele (dalla sanità integrativa al diritto allo studio, dalla contribuzione complementare alla formazione), è emerso come il recente contratto nazionale garantisca migliori condizioni ai lavoratori.

In allegato, il prospetto completo della comparazione.

Michele De Palma dichiara: «Dalla prossima settimana inizieremo una campagna di assemblee in tutti gli stabilimenti Fca e Cnh per informare i lavoratori sulla comparazione tra il contratto nazionale e il Ccsl, che scadrà nel 2018. Le principali differenze sono che il contratto nazionale unitario è stato votato da tutti i lavoratori, mentre il Ccsl no; il Ccnl poi prevede due livelli contrattuali, mentre il Ccsl soltanto uno; inoltre sul salario la paga base prevista dal Ccnl è più alta rispetto a quella dei lavoratori di Fca e Cnhi, così come è prevista la centralità dei delegati nella contrattazione sulle condizioni e gli orari di lavoro; infine il contratto nazionale prevede condizioni di miglior favore in materia di flexible benefit, fondo Cometa, sanità integrativa, solo per citarne alcuni. Questi risultati sono stati ottenuti unitariamente nel contratto nazionale senza limitazioni al diritto di sciopero».

Federico Bellono, dichiara: «È necessario che, già dalla riunione del Cae, l'azienda faccia chiarezza sugli investimenti futuri, a partire da Torino e dai suoi stabilimenti, dove i lavoratori sono ancora coinvolti dagli ammortizzatori sociali. E sarebbe auspicabile anche una presa di posizione da parte di governo e istituzioni locali che, a partire dall'ultimo incontro a Mirafiori con Elkann e Marchionne, non hanno ritenuto di chiedere conto all'azienda dei piani per gli stabilimenti torinesi: quanta differenza con quello che sta avvenendo dall'altra parte dell'Oceano, dove basta un tweet di Trump per smuovere investimenti miliardari».

 

Torino, 24 gennaio 2017

 

 

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La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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