Venerdì, 22 Novembre 2024

Stellantis. Avanti Insieme. Per la dignità e le garanzie su occupazione e produzioni [volantino]

L’incontro del 27 maggio con l’AD di Stellantis e’ stato certamente importante in quanto è stata la prima volta in cui si è potuto entrare nel merito delle scelte strategiche del gruppo in Italia.

Nel merito dei contenuti, però, anche volendo riconoscere alcuni segnali di discontinuità rispetto il passato, questi non sono sufficienti per pensare di avere intrapreso un percorso risolutivo dei problemi strutturali in Stellantis che la Fiom denuncia da tempo.

In particolare:

Tavares ha finalmente riconosciuto i problemi posti da noi e dagli scioperi su salute, sicurezza e condizioni di lavoro. Sulla base di questo, negli stabilimenti si attiveranno, su nostre segnalazioni, una volta al mese, incontri tra direzione di stabilimento con delegati per confronti di verifica delle criticità. Su salute e sicurezza non ci saranno tetti al budget di spesa.

La dignità ce la dobbiamo riprendere con il lavoro di delegati e rappresentati per la salute e sicurezza.

Stellantis puntava a una condivisione di tutti i sindacati sul suo piano per poi andare dal governo e chiedere un intervento con ingenti risorse su costi energetici, efficientamento degli stabilimenti e incentivi all’acquisto strutturali e pluriennali.

Per la Fiom c’è condivisione se c’è garanzia produttiva e occupazionale, il nostro riferimento sono i bisogni dei lavoratori. Quindi non c’è stata la condivisione voluta perché da parte di Stellantis non ci sono state date garanzie su occupazione e rigenerazione con nuove assunzioni, su ricerca sviluppo progettazione e produzione e indotto.

Per la Fiom è sempre più necessario andare a Palazzo Chigi perché Governo e Stellantis devono investire sui lavoratori nel settore strategico per il Paese.

Per la Fiom l’obiettivo è quello di raggiungere un accordo quadro complessivo nel quale Stellantis deve dare garanzie produttive, occupazionali e di investimenti in ricerca e sviluppo. Oltre a garantire tutto il settore della componentistica e dell’indotto. Solo allora il Governo potrà riconoscere ulteriori risorse pubbliche oltre a quelle appena liberate in questi giorni (950 milioni di euro) per gli incentivi.

Per ottenere questo la Fiom e’ pronta a confrontarsi, contrattare.

È ora di mobilitarsi insieme e unitariamente per raggiungere un accordo per la rigenerazione dei lavoratori e rilanciare l’industria della mobilità nel nostro Paese.

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La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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