Giovedì, 21 Novembre 2024

Stellantis. È l’ora della verità [volantino]

Le scelte di oggi decideranno i prossimi anni per questo chiediamo ai lavoratori e alle lavoratrici di Stellantis di fare un patto.

La FIOM ha “resistito” a uno scontro durissimo con FCA prima e Stellantis poi per tenere aperta la possibilità di contrattare salario, condizioni di lavoro e occupazione. Abbiamo potuto tenere aperto questo spazio grazie agli iscritti e delegati.

10 anni di annunci “più lavoro e più salario” ma la produzione e l’occupazione sono in calo da anni.
Invece si rinnovano gli ammortizzatori sociali in quasi tutti gli stabilimenti. 11.500 persone sono uscite senza nuove assunzioni. In produzione e tra gli impiegati e tecnici cresce la sfiducia dopo l’invio di ben 15.000 lettere per incentivare uscite volontarie. Nel pieno della sfida per la transizione più che vendere auto la proprietà ha venduto immobili simbolo del lavoro: il lingotto, la Bertone e la Mopar e in molti si chiedono quale sarà il prossimo.

Le ripercussioni sono pesanti anche per la filiera della componentistica e nella logistica.

Di chi è la responsabilità? La causa è la transizione all’auto elettrica? No, il problema sono gli investimenti e i volumi.

La Fiom ha manifestato a Poissy per aprire un confronto con l’azienda e il governo per la produzione e di 1mln di auto e 300 mila VCL e il lavoro.

All’incontro presso il Ministero con Stellantis la Fiom ha rivendicato con forza le  garanzie occupazionali, dei siti di ricerca, sviluppo e produzione. È ora di interventi legislativi specifici come la cassa per transizione che garantisca continuità occupazionale e salariale anche a tutela di tutta l’importante filiera della componentistica collegata al settore, ragionando anche in termini di riduzione dell’orario di lavoro.

Il settore automotive è strategico per il nostro paese, non possiamo permetterci di perdere fondamentali competenze e professionalità, la formazione e la riqualificazione sono centrali.

È necessario il recupero del potere d’acquisto dei lavoratori fortemente leso dall’inflazione e dalle speculazioni, come dimostrano le conquiste ottenute negli USA da UAW.

L’efficentamento non può essere ottenuto spremendo i lavoratori, ma aumentando i volumi e garantendo migliori condizioni di lavoro.Per la Fiom questo delicato passaggio deve essere un processo democratico, partecipato e portato avanti insieme alle altre Organizzazioni Sindacali.

La Fiom dai prossimi giorni metterà in campo una campagna di ascolto nelle assemblee in tutti i siti Stellantis.

Uniamoci per contrattare e riprenderci la dignità.

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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