“La Fiom è disponibile al confronto volto al raggiungimento di un accordo per la transizione tra Governo, Stellantis, Regioni e organizzazioni sindacali ma le condizioni devono essere chiare e i finanziamenti pubblici, dichiarati dal MIMIT con il fondo per l’automotive di 6 miliardi e altre risorse europee, devono essere vincolati a garantire la produzione in tutti gli stabilimenti, la ricerca e sviluppo e l'occupazione, anche a supporto dell'intera filiera della componentistica. Se non ci saranno le condizioni, ci troveremo all'opposizione di qualsiasi scelta che non risponde alle nostre richieste.
Stellantis ha aperto alla possibilità di arrivare a produrre in Italia 1 milione di veicoli. Ma per la Fiom l’obiettivo da raggiungere è di 1 milione di autovetture e non meno di 300 mila veicoli commerciali leggeri, da verificare nel concreto, visto che le lavoratrici e i lavoratori di quasi tutti gli stabilimenti sono in cassa integrazione.
Le risorse pubbliche devono essere destinate anche per attrarre nuovi produttori.
Abbiamo la necessità di confrontarci per verificare gli investimenti di Stellantis dal momento che dal 2014 ad oggi abbiamo perso più 11.500 lavoratori.
Quindi rimane aperta la domanda: Stellantis investe o chiude? Se investe faremo un accordo se chiude difenderemo il lavoro”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil e Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 6 dicembre 2023