Lunedì, 23 Dicembre 2024

Stellantis. E' necessario un accordo tra azienda, governo e sindacati per garantire lavoro, occupazione e migliori condizioni in tutti gli stabilimenti del gruppo

Negli stabilimenti di Stellantis le lavoratrici e i lavoratori stanno scioperando per rivendicare dignità e diritti e migliori condizioni di lavoro, denunciando ritmi di lavoro aumentati e al tempo stesso meno addetti sulle linee di montaggio.

Con lo sciopero unitario del 7 e 10 luglio e la manifestazione di 100 delegati svolta a Poissy il 2 giugno, la FIOM ha rivendicato l’apertura di  un confronto con management italiano di Stellantis, oggi sordo alle richieste di dialogo.

La FIOM ha sostenuto e continuerà a sostenere  le lavoratrici e i lavoratori con l’obiettivo di aprire una trattativa.

La FIOM sta chiedendo ai Ministeri competenti, Mimit e Ministero del Lavoro, un confronto per ottenere missioni produttive su tutti gli stabilimenti, che garantiscano:
- la piena occupazione;
- la produzione di 1 milione di auto e 300 mila veicoli commerciali leggeri;

L’interlocuzione che si è aperta, anche grazie alle iniziative dei lavoratori dei, delegati e della FIOM, deve trasformarsi in una vera trattativa unitaria tra sindacato, Governo e azienda.

Il processo di transizione non può essere scaricato sui lavoratori, pertanto gli investimenti di risorse pubbliche dovranno essere condizionati alla buona occupazione sia nella ricerca e sviluppo che nella produzione, è necessaria una rigenerazione che accompagni alla pensione e assuma i giovani.

Gli ammortizzatori sociali e i percorsi formativi devono essere usati per garantire occupazione ed equità.

È in corso un uso distorto degli ammortizzatori sociali e delle trasferte che penalizza ingiustamente una parte delle lavoratrici e dei lavoratori su cui è necessario un intervento delle Istituzioni competenti

Gli obiettivi sono certamente ambiziosi e quindi sarà importante anche definire un crono-programma delle cose da fare. Oggi, in Italia si producono meno di 500000 auto/anno; significa raddoppiare l’attuale livello saturando gli stabilimenti oggi interessati dal pesante  intervento degli ammortizzatori sociali. In generale sarà necessario ripristinare buone condizioni di lavoro a partire dall’analisi delle postazioni e le verifiche delle pause e dei carichi anche attraverso la richiesta di visite ispettive se non ci sarà il confronto con i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.

Se non si aprirà la trattativa con Governo, Stellantis e sindacati, saremo noi ad andare a Roma dalla Presidente del Consiglio, a manifestare per aprire il negoziato.

Insieme alle lavoratrici e i lavoratori vogliamo lavoro e dignità.

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La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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