In data 31 maggio presso l’Unione Industriali di Napoli con la presenza dei rappresentanti nazionali di Fim-Fiom-Uilm si è tenuto il primo incontro tra l’Ing. Le Bour, nuovo direttore dello stabilimento di Casavatore ed i rappresentanti HR di Schneider e di Casavatore.
Scopo dell’incontro da tempo atteso e fortemente voluto dalle RSU e dalle OO.SS. di Napoli, era capire quali fossero le prospettive industriali del sito di Casavatore. In particolar modo quale sviluppo avesse il progetto “NovA Sensor”.
Purtroppo, le nostre aspettative sono andate deluse in larga misura e pur nell’apprezzabile trasparenza e concretezza della relazione i dati presentati destano più di una preoccupazione:
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Il progetto NovA Sensor non verrà più trasferito a Casavatore. I problemi di affidabilità del prodotto, la complessità dei processi produttivi, la poca remuneratività, l’età ormai avanzata del progetto fanno sì che NovA Sensor continui la sua limitata produzione nel sito in cui era stata data in via preliminare l’industrializzazione.
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Gli ultimi report effettuati da Schneider sul sito di Casavatore collocano lo stabilimento ad un livello di efficienza particolarmente basso rispetto a quanto atteso. Già a metà giugno giungerà in azienda un gruppo di tecnici Schneider con lo scopo di meglio monitorare queste criticità.
Nella chiarezza della relazione è emerso che il futuro industriale di Casavatore passa attraverso il conseguimento di miglioramenti di quei valori economici e industriali che oggi sono ritenuti troppo bassi rispetto agli standard attesi.
Ciò comporta che per ora non è prevista la messa in linea di nuovi prodotti e neppure la sostituzione di NovASensor.
Come già da noi anticipatamente richiesto Schneider ci ha presentato un piano d’investimenti del valore di 2,5 mln di euro per il 2019 con importi per gli anni successivi dello stesso ordine di grandezza volto a far tornare Casavatore competitivo:
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Verranno effettuati investimenti nei settori: qualità, manutenzione delle linee di produzione, formazione e logistica.
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Investimenti per la digitalizzazione delle linee di produzione e nell’interconnessione elettronica dello stabilimento per farlo diventare una “Smart Factory” (“fabbrica integrata” come lo sono già molti degli stabilimenti Schneider in Italia e nel mondo).
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Miglioramento delle competenze professionali dei lavoratori attraverso percorsi formativi.
Ovviamente ci aspettavamo altre novità e quelle poche positive presentateci non sono di rapida realizzazione e non vedono il conseguimento di nuove produzioni nel breve periodo. Riteniamo inoltre che il piano d’investimenti presentatoci oltre che non essere ancora adeguatamente dettagliato ci risulta finanziariamente troppo limitato.
Benché l’interlocutore attuale abbia dato segni di maggior concretezza e trasparenza rispetto ai suoi recenti predecessori, non possiamo accontentarci di essere solo testimoni di una auspicabile ripartenza di Casavatore.
A tal proposito abbiamo concordato con Schneider la necessità di migliorare i momenti d’incontro rendendoli più frequenti e con un nostro ruolo anche propositivo. Gli incontri si svolgeranno in ambito aziendale e periodicamente anche con la presenza dei responsabili Nazionali di Fim-Fiom-Uilm.
Il prossimo incontro con le OO.SS. Nazionali è già stato calendarizzato per il giorno 15 ottobre 2019.
Fim, Fiom, Uilm Nazionali
Roma, 3 giugno 2019