Sabato, 23 Novembre 2024

Schneider: Approvato l’accordo

L’ipotesi di accordo siglata lo scorso 23 febbraio per il rinnovo dell’Integrativo nel Gruppo Schneider presente in Italia con stabilimenti a Cairo Montenotte (SV), Casavatore (NA), Conselve (PD), Stezzano (BG) e Venaria (TO) e con sedi commerciali e presidi tecnici su tutto il territorio nazionale, dopo l’approvazione da parte delle RSU, ha registrato anche un ampio consenso da parte dei dipendenti: su 2mila lavoratori occupati, alle urne erano chiamati in 1.600 (quelli presenti in azienda al momento della votazione). Hanno espresso il loro parere in 1105: 1056 sono stati i voti favorevoli, 49 i contrari.

L’accordo prevede inoltre che il saldo del “PDR Locale” negoziato a livello di sito, potrà – richiedendolo entro marzo di ciascun anno su base volontaria – essere convertito tutto o in parte (25 e 50%) in “welfare” con la possibilità a ottobre dello stesso anno di “recuperare” quanto eventualmente non speso (in quest’ultimo caso, ovviamente saranno applicati gli oneri fiscali e sociali). Su quanto fruito in “welfare”, l’anno successivo il lavoratore beneficerà di un ulteriore importo in “welfare” nella misura del 10%.

L’accordo rinnova il Premio di risultato con un incremento medio degli importi massimi del 7%. Inoltre il Premio interesserà, per la prima volta, anche i 500 lavoratori che operano nello stabilimento di Conselve in provincia di Padova e i tecnici trasfertisti: questi lavoratori in precedenza non potevano goderne, provenendo da altre aziende acquisite di recente.

Dal punto di vista normativo, i 4 giorni retribuiti di congedo di paternità già previsti dalla legge sono incrementati fino a 10 giorni retribuiti. Così come è stato definito un percorso formativo per favorire il rientro dalla maternità per le lavoratrici madri che volessero aderire (e-learning da casa). Inoltre sono previsti 300 euro di bonus welfare per la nascita dei figli e viene ampliata la possibilità di utilizzare il lavoro agile (lavoro da casa, per 1 giorno a settimana).

Dopo 7 anni di anzianità, è prevista la possibilità di richiedere il 20% del TFR in azienda senza dover addurre causali. Viene, poi, rafforzato il diritto del lavoratore di negoziare con il supporto del sindacato per trovare soluzioni alternative in caso di licenziamento individuale: si allunga, cioè, il periodo di trattativa rispetto a quanto previsto legge Fornero in materia di licenziamenti economici.

L’Azienda dal 2019, sostenendo una maggiore spesa pari a 44 euro annui per ciascun dipendente, iscriverà i dipendenti al pacchetto A di mètaSalute, che offre una migliore copertura assicurativa. Infine è stata incrementata fino a 120 euro la quota aggiuntiva rispetto al Contratto nazionale, che viene versata dall’Azienda al fondo Cometa per ciascun dipendente iscritto.

Le Parti si reincontreranno nei primi giorni di aprile per sottoscrivere definitivamente l’accordo del 23 febbraio 2018.


FIM FIOM UILM NAZIONALE


Roma, 26 marzo 2018
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La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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