Il giorno 4 u.s. nel corso di incontro informale, chiesto dall'amministratore delegato di GES dottor Paolo Margheriti, Fim e Fiom nazionali sono state informate della volontà della stessa Ges di accedere al concordato preventivo e al licenziamento collettivo per circa una ventina di lavoratori con l'apertura della procedura di mobilità entro questa settimana.
A questa situazione si è arrivati in quanto la Ges spagnola è fallita e sono venuti meno dunque le possibilità di accedere alle risorse finanziarie necessarie alla Ges Italia.
Fim e Fiom pur prendendo atto della situazione hanno espresso la contrarietà ai licenziamenti e la non disponibilità alla mobilità, in quanto richiedendo l’azienda l’accesso al concordato preventivo si presuppone o la possibilità di acquisire nuovi contratti che sostituiscano quelli di Gamesa in scadenza o la possibilità di individuare un compratore che rilevi le attività di manutenzione e dunque i lavoratori nonché il ripianamento dell'indebitamento pregresso.
Si è richiesto dunque che piuttosto che l'obiettivo della mobilità l'azienda convenga sulla richiesta di cassa integrazione.
Nel contempo Fim e Fiom hanno espresso un giudizio fortemente negativo sul “passaggio“ dei lavoratori Ges in altre aziende in quanto si sono confermate le preoccupazioni espresse nei mesi scorsi in merito alle modalità di assunzione, di inquadramento, di orario di lavoro e di confronto con le organizzazioni sindacali che a tutt'oggi è ancora assente.
A conclusione dell'incontro informale si è concordato di incontrarsi il giorno 20 p.v., a fronte della procedura aperta, con lettera di risposta e di richiesta di incontro di Fim e Fiom nazionali. L'incontro si terrà a Roma presso la sede della Ges in via Ottaviano 105 alle ore 10,30.
Alla riunione è opportuno che partecipino tutte le strutture territoriali interessate e le RSA e RSU esistenti, chiedendo il pagamento delle spese di viaggio alla azienda.
Fim-Cisl e Fiom-Cgil nazionali
Roma, 9 gennaio 2017