Si è svolto, lo scorso 13 ottobre, un incontro con la General Electric Vernova nell’ambito dell’illustrazione del processo di riorganizzazione aziendale del settore eolico che dovrebbe partire nel corso del primo trimestre del prossimo anno.
Tale operazione riguarderà, in Italia, la G.E. International Inc e la G.E. Steam Power che attualmente occupano complessivamente circa 40 addetti.
L’azienda ha comunicato l’intenzione di voler attuare un cambio strategico delle attività dei service eolici italiani secondo l’applicazione della “strategia USA”.
In particolare ciò comporterebbe l’esternalizzazione di tutte le attività di manutenzione preventiva e un ridimensionamento di quelle proattive finalizzate alla riduzione dei fermi impianti.
Questa decisione avrebbe come conseguenza, a partire dal prossimo anno, la riduzione di circa il 40% dell’attuale forza lavoro, nonostante la stessa General Electric possa vantare contratti in essere con i propri clienti con scadenza anche fino al 2032.
Per la Fiom si tratta di una decisione incomprensibile ed inaccettabile, tanto più perché avviene in un comparto in cui, nell’ottica della riconversione energetica ed ecologica del nostro Paese, vi è, piuttosto, la necessita di ricompattare l’intera filiera dell’eolico.
Per la Fiom, inoltre, è evidente che siamo di fronte all’ennesima decisione assunta da una multinazionale che mira ad aumentare i propri profitti a discapito delle condizioni di vita dei lavoratori attraverso la logica delle esternalizzazioni delle proprie attività e degli appalti al ribasso.
La Fiom ritiene necessario avviare una discussione che sgombri dal campo il tema delle esternalizzazioni e valuti soluzioni alternative alla riduzione dell’attuale forza lavoro.
Per questa ragione sono partite nella giornata di oggi, a cominciare dal service di Foggia, le assemblee con i lavoratori che hanno dato pieno sostegno alla Fiom proclamando lo stato di agitazione.
Fiom-Cgil nazionale
Fiom-Cgil Foggia
Roma, 19 ottobre 2023