In data 13/09/2018 c/o la sede della delegazione romana della Regione Puglia si è tenuto un incontro nazionale tra la direzione della Bosch e le delegazioni nazionali dei sindacati e rappresentanti dei lavoratori degli stabilimenti del Gruppo per quanto riguarda il monitoraggio previsto per il mese di settembre.
L'incontro si è aperto con l'illustrazione da parte dell’azienda delle immatricolazioni pari a meno 17% rispetto al 2017 e con una sovraccapacità della forza lavoro pari al 45%.
I volumi nel 2018 si sono ridotti del 19%.
L’azienda ha informato le delegazioni che per ridurre il gap della sovraccapacità della forza lavoro
è intenzionata ad inserire nuovi prodotti relativi a saugmodul che porterà a circa 60 persone interessate di cui 50 diretti e 10 indiretti; il trasferimento della linea CP4 – Diesel, la prima linea trasferita entro il 2018 e la seconda entro il 2019 e vedrà interessate 320 unità produttive.
Con questa procedura, secondo l’azienda, la CP4 ridurrebbe la sovraccapacità della forza lavoro dal 45 al 25%.
Questo 25% sarebbe colmato da nuovo business con un esubero ad oggi di 200 persone.
Il nuovo business sarebbe composto da prodotti quali:
- la componentistica Manifold che impiegherebbe 6 persone dirette;
- una componentistica per lo sterzo di veicoli commerciali che richiederebbe un basso investimento e che cuberebbe dalle 30 alle 40 persone interessate;
- una produzione di tre componenti per eBike che comporta un alto investimento con impiego di ulteriori 30/40 risorse.
La Fiom, pur apprezzando gli sforzi che l’azienda sta mettendo in piedi per ridurre il numero degli esuberi, ritiene che il modello organizzativo che si vuole utilizzare per la realizzazione di questi componenti vada ad incidere in maniera difforme e scomposta rispetto agli accordi che si sono siglati in quanto avremo reparti che lavoreranno a turni/orari pieni e altri che saranno svantaggiati con orari ridotti o con l’utilizzo di giorni in solidarietà.
La Fiom ha stigmatizzato l’azione unilaterale intrapresa dall’azienda nei confronti di ciascun lavoratore del reparto ZP Gear Pump ai quali sembrerebbe essere proposto un accordo di natura privata per cambiare il regime orario al fine di far fronte all’aumento di produzione.
La Fiom ha quindi invitato l’azienda ad affrontare le problematiche produttive ed occupazionali con un confronto aperto e trasparente con le RSU e le segreterie territoriali tese a valorizzare il ruolo dei lavoratori per evitare disagi.
Al riguardo occorre aumentare i sistemi di informazione tra azienda e RSU ed evitare fughe in avanti da parte dell’azienda che mettano in difficoltà i lavoratori stessi.
In un momento di grande cambiamento e trasformazione è indispensabile valorizzare le competenze e le professionalità e investire nella formazione con una programmazione che sia condivisa.
La Fiom intende intraprendere un confronto con l’azienda per favorire e valorizzare le competenze dei lavoratori attraverso relazioni sindacali serie e mature.
Bari, 21 settembre 2018
Segreteria Fiom Cgil Nazionale
Segreteria Fiom Cgil Bari
La Rsu Fiom Bosch