Nelle scorse settimane si è conclusa la vertenza che ha visto impegnati i lavoratori genovesi di Arkad, già controllata Oil & Gas di ABB, contro la volontà dell’Azienda di chiudere la sede genovese e trasferire I lavoratori presso la sede di Sesto San Giovanni.
La reazione compatta e determinata dei lavoratori, concretizzatasi in quaranta ore di sciopero, ha portato alla riapertura del tavolo di trattativa e alla firma di un accordo che prevede:
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La revoca della procedura di trasferimento collettivo da Genova a Sesto San Giovanni;
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Il mantenimento dell’attuale sito per almeno 18 mesi (dal 1.7.2020) impegnandosi entro il 30 giugno 2020 ad individuare una nuova sede nel territorio genovese;
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Il rilancio delle funzioni strategiche del sito di Genova potenziando le attività anche attraverso la ricerca e l’assunzione di nuove figure professionali;
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L’impegno da parte di Arkad a non assumere nei confronti dei lavoratori in forza alla data del 1 aprile 2020 iniziative unilaterali di carattere riorganizzativo, vale a dire trasferimenti collettivi o individuali, licenziamenti collettivi o individuali per giustificato motivo oggettivo.
Una conclusione della vertenza positiva che rilancia le prospettive legate all’Oil & Gas a Genova e che in questi mesi si è intrecciata con la vicenda legale, legata alla cessione di ramo d’azienda da parte di ABB, avvenuta nel 2017.
Vicenda quest’ultima conclusa con una sentenza del Tribunale di Genova, che ha stabilito l’illegittimità del trasferimento dei lavoratori da Abb ad Abb Arkad, attraverso la cessione di ramo d’azienda ex art. 47 Legge 428/‘90 e che ha visto la maggior parte dei lavoratori oggetto del ricorso rinunciare al reintegro in Abb, previsto dalla sentenza di primo grado, attraverso soluzioni conciliative di carattere economico.
Al pari dell’accordo la FIOM, unico sindacato ad organizzare sia la lotta di questi lavoratori che il ricorso legale degli stessi, ritiene tale sentenza di grande importanza, in quanto ha costretto Abb a conciliare, riconoscendo ai lavoratori un risarcimento economico e al sindacato le ragioni rispetto alle critiche sollevate sui profili di illegittimità della cessione del ramo d’azienda.
Fiom-Cgil nazionale e territoriale Genova
Coordinamento Fiom-Cgil Abb
Roma, 21 maggio 2020