Come dichiarato nelle assemblee illustrative dell’intesa sulla riorganizzazione dello stabilimento ABB di Vittuone, si è svolto il referendum sull’accordo raggiunto in data 24 luglio da Fim Fiom Uilm.
Referendum che come Fiom abbiamo ed effettuato nonostante ABB non ci abbia consegnato gli elenchi dei votanti e impedendo che il voto venisse effettuato all’interno dei locali aziendali, come normalmente viene concesso.
Con 243 lavoratori che hanno votato pari al 56% degli aventi diritto si sono espressi positivamente il 85% dei lavoratori confermando quindi la validità dell’accordo.
Un voto che conferma un giudizio positivo che come Fiom avevamo anticipato nelle assemblee dei lavoratori, che ci permette di gestire con maggiori strumenti questa delicata riorganizzazione aziendale.
Per il resto, dato che tutti i lavoratori hanno potuto constatare quanto accaduto durante tutta questa lunga vertenza ci pare quasi superfluo rispondere alle continue critiche da parte di Fim e Uilm nei nostri confronti.
Critiche da parte di chi:
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Voleva il referendum sul testo aziendale solo con l’obbiettivo di dividere la delegazione trattante, per poi negare ai lavoratori di votare l’intesa raggiunta;
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Non essere disponibili a organizzare assemblee di tutti i lavoratori per illustrare l’intesa;
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Non chiedere nulla ad ABB in trattativa, salvo chiedere soldi per incentivare i lavoratori a lasciare l’azienda;
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Fare comunicati esclusivamente contro la Fiom e mai due righe nei confronti di ABB.
Comprendiamo tutto il loro rancore per non essere riusciti a sottoscrivere l’ipotesi che ABB aveva proposto in una prima fase e che Fim e Uilm avevano prima valutato positivamente per poi cambiare idea.
L’unica cosa “strana” di questa vertenza, non è la nostra consultazione definita “fuori tempo massimo” da Fim e Uilm, ma che forse è giunto il tempo di capire che la controparte non è mai stata la Fiom, ma ABB che ha voluto chiudere e licenziare. “Ad maiora”.
Fiom Cgil Ticino Olona e RSU FIOM ABB Vittuone
Vittuone, 2 agosto 2019