Con il passare dei giorni diventa sempre più concreta – e preoccupante – la notizia secondo la quale Abb starebbe valutando la cessione del business delle apparecchiature per la rete elettrica, Power Grids, alla giapponese Hitachi.
Una circostanza che rende ancora più incerta la presenza industriale del colosso svizzero-svedese nel nostro paese, dopo la ristrutturazione di Wpc, la contestata cessione dell’ipotetico ramo d’azienda delle attività Ip alla società araba Arkad e la chiusura dello stabilimento di San Martino in strada (Lodi) e con il trasferimento delle attività e dei lavoratori a Dalmine, in provincia di Bergamo.
Se quest’ultima notizia non verrà smentita dalla multinazionale il rischio è che si possa verificare una ulteriore, forte ripercussione occupazionale e un massiccio trasferimento di tecnologia.
A questo punto è ancora più importante verificare le risposte del ministro dello Sviluppo economico alle interrogazioni parlamentari a risposta scritta recentemente presentate sia alla Camera che al Senato dove, tra l’altro, viene richiesta la costituzione di uno specifico tavolo con la presenza delle organizzazioni sindacali nazionali. Tavolo che, a prescindere dalla risposta parlamentare, solleciteremo nei confronti dell’azienda attraverso gli accordi nazionali di gruppo.
Per quanto ci riguarda, vista l’importanza strategica che questo tipo di tecnologia riveste per l’industria in generale, è doveroso che il governo non consideri questa operazione solo come una cessione tra privati ma la collochi all’interno di una più ampia discussione riguardo le politiche industriali per il nostro paese.
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 13 dicembre 2018
Abb. Il governo verifichi subito le intenzioni dell’azienda sulla cessione del Power Grids
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