Il giorno 12 gennaio 2016, si è tenuto in sede Assolombarda, l’incontro del Coordinamento nazionale ABB, Fim, Fiom, Uilm nazionali e territoriali con la Direzione aziendale. L’incontro si è svolto con particolare riferimento alla nuova divisione Power Grid rappresentata dal presidente Matteo Marini, e a seguire sulla fase due della White Collar Productivity.
La nuova divisione con una consistenza occupazionale di circa 800 occupati (500 impiegati e 300 operai), ha realizzato un fatturato pari a 2,3 miliardi di USD con un margine di guadagno del 4,7%. La prospettiva di fondo della nuova divisione è mettere in sinergia, per la prima volta nel gruppo ABB, prodotti e sistemi in uno schema capace di produrre nuove opportunità sui mercati. ABB deciderà nei prossimi mesi se sviluppare in proprio queste attività, cederle o individuare alleanze per il futuro, entro settembre queste prospettive dovrebbero chiarirsi e divenire oggetto di confronto.
I volumi di ordinato per il 2016 non saturano interamente le attività anche se risultano essere superiori a quanto consuntivato nello stesso periodo del precedente anno, con significative differenze fra settori (trasformatori completamente saturati e maggiori difficoltà per sottostazioni e prodotti di alta tensione).
Riguardo la riorganizzazione interna ci è stato comunicato che, in continuità con il passato, per l’area commerciale sarà avviata una discussione che interessa 10 persone in Lombardia per le quali si prospettano possibili soluzioni coerenti con gli accordi tradizionalmente realizzati nel gruppo.
Per la divisione PA sulla prima parte del processo della cd. WCP rimane il problema di 8 unità. L’azienda ritiene che non sia possibile ripercorrere le strade degli accordi tradizionali e ha dichiarato di doversi avvalere di una procedura di mobilità che dovrà concludersi entro il mese di febbraio. L’azienda ha inoltre illustrato la seconda fase della WCP che prevede il concentramento a Cracovia, in un centro globale, di parte delle attività amministrative con un esubero di personale da settembre del 2016 e fino a marzo del 2017 (attuali previsioni) di 37 unità su 72 occupati.
Fim, Fiom, Uilm Nazionali ed il Coordinamento, confermando la disponibilità a discutere e trovare soluzioni nel solco della tradizione riguardo l’area commerciale, hanno espresso valutazioni critiche sull’attuale confronto che non consente di avere una visione complessiva dell’insieme del processo in atto ed un giudizio fortemente negativo sulle scelte riguardanti l’annunciato ricorso alla mobilità unilaterale da parte dell’azienda e il non utilizzo di strumenti conservativi dell’occupazione ed hanno richiesto ad ABB di non procedere in tal senso.
Il Coordinamento Nazionale ha deciso in proposito:
-
di inviare una comunicazione al CAE evidenziando l’esigenza di avere un quadro complessivo dei processi in atto per evitare la frammentazione dei problemi e di rincorrere di volta in volta soluzioni parziali;
-
di svolgere assemblee in tutti i luoghi di lavoro per una informazione riguardante i processi in atto;
-
di programmare, a fronte di un atto unilaterale da parte dell’azienda, iniziative di mobilitazione finalizzate a individuare, attraverso il confronto, soluzioni alternative e condivise, in continuità con quanto fino ad oggi garantito dal modello di relazioni sindacali ABB.
Il confronto a livello europeo sulla WCP proseguirà con riunioni già calendarizzate a inizio febbraio alle quali seguirà un ulteriore incontro del coordinamento con l’Azienda ed in proposito non si escludono eventuali successivi coinvolgimenti di tutti i livelli istituzionali competenti.
Fim, Fiom, Uilm Nazionali
Roma 14 gennaio 2016