Il DPCM in oggetto all’art.1, comma 7 alla lettera d) raccomanda alle attività produttive di assumere “protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale. Nello stesso articolo vengono raccomandate anche altre iniziative finalizzate allo stesso scopo.
Vi invitiamo a provvedere immediatamente alla attuazione di tali raccomandazioni, anche attivando una consultazione continua con gli RLS per tutte le finalità indicate dal D.Lgs. 81/2008 (ad es. in materia di gestione delle emergenze, tutela della salute pubblica, valutazione del rischio, con particolare riferimento al rischio biologico, e sua riduzione sia sul piano individuale che collettivo) e, come indicato al punto 9) dello stesso comma, vi anticipiamo la nostra completa disponibilità ad eventuali accordi in sede aziendale che permettano di realizzare gli interventi necessari con il supporto di tutti gli strumenti di legge e di contratto.
Vi chiediamo, data la situazione di grave emergenza, di ridurre l’attività sul territorio nazionale alle sole chiamate/lavori urgenti e non differibili (presso ospedali, case di cura e siti dove vi è la presenza di disabili), garantendo pienamente la tutela della salute dei lavoratori coinvolti e concordando con le RSU presenti e con i lavoratori la possibilità di utilizzo delle ferie arretrate ed anche degli ammortizzatori sociali previsti dalla normativa vigente.
Facciamo presente che, se quanto disposto dal DPCM non trovasse effettiva applicazione saremo, nostro malgrado, costretti a intervenire anche con la segnalazione della criticità alle Autorità di Vigilanza competenti.
Siamo convinti che la sicurezza dei lavoratori e la continuità produttiva della azienda siano fattori strettamente connessi l’uno all’altro e che quindi l’adozione delle norme e procedure di protezione per chi opera nell’ambito aziendale sia non solo un obbligo ma un interesse per tutti.
Fim, Fiom, Uilm nazionali
Roma, 13 marzo 2020