“Nell'incontro di oggi al Mimit il ministro, aprendo i lavori dopo un excursus storico sulle società dell'elettrodomestico, ha ribadito che la golden power e le sue deterrenze rimangono un segreto di stato inviolabile.
Sembra un gioco, ma è così. Pertanto in attesa di comprendere quale deterrenza contenga il provvedimento segreto, l'azienda ha ribadito il suo piano di ‘graduale dismissione’, con i medesimi argomenti delle precedenti puntate, evidenziando perdite in milioni di euro a ‘tre cifre’ e che si traducono nei 1.935 esuberi dichiarati, con la chiusura di due siti.
Per la Fiom il piano è inaccettabile e va come tale respinto. Siamo pronti ad una discussione solo se il presupposto di partenza è il rilancio e la salvaguardia dei siti, con chiare missioni produttive, sostenute da investimenti, garantendo un futuro occupazionale ai territori interessati. L'azienda deve presentare un nuovo piano industriale, non può presentarsi tre mesi dopo l'acquisizione e voler dimezzare i dipendenti. Non lo consentiremo.
Il Governo deve passare dagli annunci ad effetto, ad una proposta accompagnata da risorse economiche vere a sostegno anche diretto dell'industria, per concorrere alla sostenibilità nella competizione globale.
La nostra mobilitazione prosegue con lo sciopero di tutta la categoria di domani a Varese e di venerdì a Siena.”
Lo dichiarano in una nota Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom-Cgil e Alberto Larghi, coordinatore nazionale per la Fiom-Cgil del settore degli elettrodomestici.
Ufficio stampa Fiom-Cgil nazionale
Roma, 10 dicembre 2024