Nell’incontro annuale relativo alla Divisione SDI sono stati presentati i risultati 2016 e le prospettive industriali ed occupazionali 2017.
Nell'incontro è emersa la difficoltà evidente in cui versa la Divisione e le iniziative che il management ha preso per cercare di invertire un trend che vede il 2017 con carichi sufficienti ed un 2018 con qualche difficoltà (che l'azienda conta di superare con nuovi ordini nel corso dell'anno).
Analisi di mercato, prodotto e di costo che mostrano la scarsa capacità, se si eccettuano alcuni prodotti, di competere a livello internazionale. Nella sostanza una grossa dipendenza dalle commesse con il Governo che ovviamente risentono della situazione economica del Paese.
Come Fiom-Cgil riteniamo che le iniziative intraprese, seppur necessarie e in continuità con quanto fatto nel resto del gruppo già nel corso del 2015/2016, non siano sufficienti da sole per superare questa situazione e garantire quindi lo sviluppo e la crescita della divisione.
Per aumentare gli ordini e il fatturato sul mercato internazionale, gestire le criticità attraverso alleanze e joint venture per il subacqueo e il munizionamento, c'è bisogno di forti investimenti e una grande attenzione e presidio delle attività da parte del Governo.
Senza questo al contrario il rischio è che attraverso le alleanze si perdano competenze, prodotti, progetti e la parte alta della filiera industriale, con tutto quello che ne consegue. Purtroppo di esempi negativi ne esistono già in generale e all'interno dello stesso gruppo Leonardo.
Oltretutto in una divisione che già risente di una dimensione ridotta rispetto alle altre, la gestione poco attenta delle alleanze invece di dare ulteriori opportunità di mercato potrebbe portare ulteriori criticità.
Riteniamo quindi importante un monitoraggio della situazione ed il prossimo incontro di verifica della situazione ma soprattutto dobbiamo premere ed agire affinché Leonardo dia indicazioni chiare sulla volontà e quantità di investimenti necessari a risolvere le problematiche denunciate. Dopo il periodo di risanamento ed efficientamento aziendale, debbono partire gli investimenti, solo così il piano industriale presentato può divenire un'opportunità!
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 1° giugno 2017