La “Cooperazione ingegneri e tecnici” nasce il 25 giugno da un accordo tra Bruno Manganaro, segretario generale della Fiom di Genova, e Hartwig Erb, segretario generale dell’Ig Metall di Wolfsburg. «Di fronte ai rapidi cambiamenti che attraversano l’industria metalmeccanica e ai relativi processi di trasformazione che dobbiamo affrontare – scrivono i due segretari generali – per l’Ig Metall di Wolfsburg e la Fiom-Cgil di Genova è imprescindibile approfondire e rafforzare i contatti europei e far incontrare, in un primo momento, i rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori delle imprese metalmeccaniche ad alta presenza di ingegneri e tecnici di Wolfsburg e Genova per sviluppare delle strategie congiunte».
La “Cooperazione” ha suscitato da subito grande interesse da parte dei Consigli di Fabbrica genovesi. Lo dimostrano le molte lettere arrivate all’Ufficio internazionale della Fiom in questi mesi, provenienti da aziende che, nell’insieme, rappresentano oltre la metà degli impiegati, tecnici e ingegneri metalmeccanici genovesi.
La Rsu Fiom diLeonardo scrive che «il ristretto quadro nazionale è sempre meno in grado di rispondere alle necessità di difesa di cui oggi la nostra classe ha bisogno, perché ormai il mercato della forza lavoro è diventato europeo. Il sindacato deve trarne le conseguenze e lavorare sempre più nella direzione del sindacato europeo, anche guardando alle esperienze più avanzate, come quella tedesca». Per la Rsu di Abb, «risulta evidente come, per organizzare una difesa efficace, serva un sindacato europeo più forte e con un radicamento effettivo nei luoghi di lavoro, anche e soprattutto tra quegli Ingegneri e Tecnici che, tra i lavoratori di Abb, sono ormai la maggioranza». Dalla Hitachi Rail Sts scrivono che «da tempo la ristrutturazione dell’industria europea pone i lavoratori, nelle diverse imprese, nei diversi paesi europei, di fronte agli stessi problemi. La Fiom di Genova non è rimasta attardata di fronte a questi mutamenti e ha investito per tempo nella sindacalizzazione dei tecnici e dei colletti bianchi dell’industria metalmeccanica. Lo stesso ha fatto l’Ig Metall, anche precorrendo i tempi. È tempo che queste due esperienze si incontrino e si confrontino sui problemi che abbiamo davanti».
Per i lavoratori «i confini nazionali di fatto non esistono più da tempo», scrive la Rsu di Ifm Infomaster. La Rsu Softecoaggiunge che «una collaborazione tra due sindacati europei è il primo passo per migliorare la conoscenza di questo allargato mercato del lavoro e per preparare impiegati ed operai alle sfide che dovranno affrontare, in qualità di lavoratori europei, nel prossimo futuro».La Rsu Abb Molo Giano «aderisce alla Cooperazione ingegneri e tecnici, auspicando lo sviluppo di tutte le attività di collaborazione internazionale con Ig Metall». Si tratta, per la Rsu Siemens Industry Software, di «costituire una rete di collegamento sindacale in Europa, (..) superando le vecchie logiche nazionali e localistiche».
I due sindacati hanno aperto quindi un confronto sulle trasformazioni delle rispettive industrie. All’Ansaldo Energia, «dal vecchio rapporto di 2 operai per ogni impiegato, nei decenni si è passati al rapporto inverso di 2 impiegati per ogni operaio, tendenza comune a molte altre realtà genovesi, italiane ed europee». Alla Fincantieri Sestri Ponente – scrive la Rsu - «a fianco ai lavoratori delle ditte di appalto (circa 2.000), la forza lavoro Fincantieri è formata da circa 400 impiegati e 300 operai. Solo 10 anni fa erano 300 impiegati e 500 operai. Di fronte a questa trasformazione il sindacato deve intervenire su tutte le stratificazioni salariate, dall’ingegnere all’operaio immigrato».
Osservano alla Nidec-Asi che «la forza lavoro con massiccia presenza di tecnici e ingegneri non ha precluso il fatto che i lavoratori seguano attivamente la Rsu ed il Sindacato, dando la possibilità ai delegati di portare nei direttivi e nelle sedi della Fiom le testimonianze dei problemi e delle difficoltà che anche i cosiddetti “colletti bianchi” si trovano ad affrontare nei posti di lavoro». Per la Rsu Tenova, «una collaborazione tra due sindacati europei è il primo passo per migliorare la conoscenza di questo allargato mercato del lavoro e per preparare impiegati ed operai alle sfide che dovranno affrontare, in qualità di lavoratori europei, nel prossimo futuro».
Il 19 novembre, presso la Camera del Lavoro di Genova, la “Cooperazione Ingegneri e Tecnici” tra Fiom di Genova e Ig Metall di Wolfsburg si è riunita e ha tenuto la prima sessione con i delegati dei Consigli di Fabbrica.
Alla mattina, Flavio Benites, dell’ufficio internazionale IG Metall di Wolfsburg, e Karl Musiol, segretario politico Ig Metall di Ingolstadt, hanno risposto alle domande dei Consigli di Fabbrica genovesi, in una lunga sessione. I delegati hanno potuto approfondire nel dettaglio le caratteristiche del lavoro sindacale di IG Metalltra le stratificazioni tecnico-impiegatizie dell’industria tedesca, discutere delle grandi trasformazioni industriali in corso e confrontare le rispettive analisi.
Successivamente la Fiom ha presentato agli ospiti tedeschi una relazione sulla storia del sindacato genovese e ha approfondito la conoscenza del sindacato tedesco. Fiom e Ig Metall concordano sulla grande utilità di questi scambi diretti tra i sindacalisti europei e sulla necessità di allargare lo sguardo alla dimensione europea della ristrutturazione industriale, dalla transizione energetica dell’auto ai mutamenti della Industria 4.0, per non arrivare impreparati quando si presentano le grandi crisi aziendali o settoriali, e tentare di impostare una difesa comune.
La “Cooperazione Ingegneri e Tecnici” tra Fiom di Genova e Ig Metall di Wolfsburg esprime piena solidarietà con i lavoratori dell’ex Ilva che, in questo momento, sono impegnati in una difficile battaglia di difesa. Da anni a Genova i lavoratori delle grandi fabbriche, impiegati e operai, scendono in sciopero e manifestano assieme quando necessario, per difendere il lavoro all’Ilva, alla Fincantieri, alla Leonardo, all’Ansaldo, alla Culmv e negli altri luoghi di lavoro cittadini. Ma occorre alzare lo sguardo e lavorare per l’unità dei metalmeccanici a livello europeo, nel sindacato europeo.
Su questi temi, la “Cooperazione” ha tenuto il suo primo seminario con i delegati e i lavoratori genovesi, presso la sala del Comune di Sestri Ponente.
La seconda sessione è stata fissata, nella prima metà del 2020, a Wolfsburg.