Lettera aperta al sindaco e ai cittadini di Marzabotto
- Vauro
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Ottuso spirito di vendetta, prepotenza ed arroganza da meschino detentore di potere, cos'altro ha potuto spingere il ministro dell'interno a diramare una circolare perché tutti gli stranieri di Riace siano deportati? Credo che questo atto possa definirsi con una sola parola rappresaglia. Salve ovviamente le dovute proporzioni storiche è allarmante ed inaccettabile che questa parola torni alla mente, non solo come un tragico ricordo ma come un fatto di attualità. Eppure il ricordo sarebbe dovuto bastare a far sì che mai più niente che abbia il senso della rappresaglia potesse riaffacciarsi , in qualsiasi modo e in qualsiasi forma ,alla storia del nostro Paese ,purtroppo pare che non sia così. Per questo mi rivolgo a Lei signor sindaco e ai cittadini e alle cittadine di Marzabotto. Marzabotto è il simbolo vivo della disumanità della rappresaglia. Marzabotto è un Monito doloroso. Vi chiedo un gesto che riconfermi i valori della solidarietà, della civiltà, della Resistenza. Vi chiedo di gemellarvi simbolicamente con il comune di Riace. Ché la vostra storia tragica sia argine, barriera all'aggressione violenta a quegli stessi valori fondanti per ogni comunità che si possa ancora definire civile.
Vi ringrazio restando in speranzosa e appassionata attesa di una vostra risposta.