I due stabilimenti Magneti Marelli di Bologna e Crevalcore hanno da pochi giorni una pagina Facebook in comune dal nome: Fiom Weber-Marelli Crevalcore-Bologna.
La pagina, in origine, era della sola rappresentanza Fiom della Marelli di Crevalcore e per anni è stata lo strumento portavoce di ciò che avveniva all’interno dello stabilimento.
Sin dalle prime avvisaglie della vicenda di Pomigliano, la pagina è sempre stata il termometro di come si viveva la situazione negli stabilimenti Fiat emiliani. Del progressivo deterioramento dei rapporti, degli scioperi, della lotta della Fiom per vedersi riconosciuto il diritto di esistere e fare sindacato. Ha sancito le tappe della nostra odissea: da Pomigliano, passando per Mirafiori, fino alla fatidica trattativa farsa che ha portato alla fine del 2011 alla firma del contratto specifico Fiat ad aziendam che ha sancito per la prima volta che ad avere agibilità sindacale fossero state soltanto le sigle firmatarie.
Abbiamo vissuto parallelamente fino all'anno zero dell'era Fiat: il 1° gennaio 2012 infatti, Fiat era ufficialmente fuori da Confindustria e la Fiom era fuori dalla Fiat. Decadevano i suoi delegati sindacali, ci interdivano dall’accedere alle bacheche sindacali, ci intimavano di sgomberare le salette sindacali e si usciva dallo stabilimento con scatoloni pieni di storia, di lotte, di sangue e sudore. Più di tutto scompariva la nostra voce, il diritto di parola ed informazione ai nostri compagni Lavoratori.
Col morale a pezzi e le forze decimate, rincuorati solo dalla forza energica del nostro sindacato abbiamo continuato clandestinamente la nostra attività esclusivamente dal nostro profilo Facebook: Fiom Marelli Rsu Clandestina. Con quel mezzo, uno smartphone e tanta caparbietà, abbiamo gridato e denunciato pubblicamente quello che stavamo vivendo oltre che a rapportarci quotidianamente con i nostri colleghi.
Questa resistenza quotidiana ha accompagnato nel nostro stabilimento la campagna legale di ricorsi alla magistratura da parte della Fiom ed ha contribuito ad incrinare quella che sembrava un'aura di inviolabilità dell'operato di Marchionne. La vittoria legale, a Crevalcore e Bologna, che sanciva il comportamento antisindacale di Fiat e aveva come effetto immediato il nostro reintegro al minimo di agibilità sindacale previsto dalla legge 300, è stata da noi vissuta come una vera e propria Festa di Liberazione. E il primo atto ufficiale da liberi rappresentanti è stato il ripristinare in bacheca sindacale la prima pagina del dorso de “l'Unità” regionale (oggi scomparso, assieme al valore politico del giornale attualmente in edicola) che celebrava la notizia. La foto della bacheca di fabbrica con finalmente il rosso Fiom, pubblicata sulla pagina facebook, è stata ripresa a livello nazionale dai maggiori organi di stampa.
Nei giorni del terremoto del maggio 2012 il profilo facebook era l’unico organo di informazione per comunicare ai lavoratori lo stato di agibilità dell’azienda. L’apice si raggiunse la giornata del 30 maggio 2012 (il giorno dopo la seconda terribile scossa) quando, grazie ad una informazione giuntaci, chiamammo a raccolta, anche tramite l'utilizzo della pagina facebook, tutti i lavoratori presenti a Crevalcore per presidiare immediatamente i cancelli dello stabilimento, in quanto la Magneti Marelli si apprestava a trasferire delle linee di montaggio da Crevalcore a Bari. Nel giro di un’ora dalla pubblicazione della notizia 150 operai e cittadini presidiavano i cancelli impedendo a chiunque di entrare o uscire dallo stabilimento. Una giornata di lotta e tensione come non mai, che nel giro di poche ore vide giungere e partecipare tutta la struttura della Fiom di Bologna fino al segretario generale Maurizio Landini, oltre che a stampa e Tv. A fine giornata, dopo estenuanti incontri che videro i nostri delegati protagonisti della serrata trattativa con la dirigenza, vincemmo, le linee rimasero a Crevalcore, dove sono tuttora.
Il 2015 è stato contrassegnato dalla campagna di elezioni per gli Rls, che ci ha visti finalmente protagonisti con le nostre Liste dopo anni di apartheid sindacale. Le elezioni si sono svolte ed il successo è stato schiacciante, con la maggioranza assoluta delle preferenze, ma non senza ritardi, polemiche e ricorsi falliti da parte di una sigla sindacale firmataria (la Fim) che ha tentato l’impossibile per boicottarle. Anche qui la pagina è stata fondamentale nel denunciare volta per volta quello che stava accadendo, i ritardi pretestuosi, il tentativo di delegittimare libere e democratiche elezioni. L’informazione precisa e puntuale ci ha sicuramente premiati, assieme ovviamente alla qualità delle persone e delle proposte, dandoci ragione con una vittoria schiacciante (a Crevalcore la Fiom ha ottenuto il 62%, a Bologna la lista Fiom ha raggiunto la percentuale record del 79%).
Col tempo ci siamo progressivamente adattati alle evoluzioni del social network, siamo diventati prima una “Pagina” fino ad arrivare ad unificare e rappresentare entrambe le realtà della Magneti Marelli bolognese, Crevalcore e Bologna.
Oggi contiamo quasi 5000 “Like”, siamo una delle pagine sindacali più seguite d’Italia oltre ad essere una delle prime ad essere mai state fondate. Informiamo in primis i Lavoratori di ciò che accade localmente ma non manchiamo di pubblicare anche articoli ed approfondimenti delle vicende contrattuali ed industriali del gruppo Fca nonché di quello che accade contemporaneamente nell’ambito del settore metalmeccanico. Riteniamo che facebook sia un potente strumento di informazione e comunicazione, e la nostra esperienza al riguardo può tranquillamente testimoniare che è stato fondamentale nei periodi più bui della nostra recente storia sindacale.
RSA e RLS FIOM in Magneti Marelli a Crevalcore