Sabato, 23 Novembre 2024

Monti, Papignani: “Alla Lamborghini scene di moderna lotta di classe: si può contrattare e vincere”

Alberto Monti, segretario Fiom di Bologna e Bruno Papignani, segretario regionale della Fiom Emilia-Romagna hanno rilasciato la seguente dichiarazione a proposito dell’ipotesi d’accordo raggiunto sul contratto integravito alla Lamborghini: “L’ipotesi di accordo siglato alla Automobili Lamborghini, oltre a rappresentare un momento importante per la vita sindacale trova nei contenuti

elementi innovativi e di indubbio valore. La Automobili Lamborghini, che è parte del gruppo Audi/Volkswagen, è per il territorio di Bologna e dell’Emilia Romagna una realtà importante con 1.145 dipendenti che, sulla base delle previsioni e degli impegni sono destinati ad aumentare. Da sempre la Fiom alla A.Lamborghini riscuote un consenso importante che, oggi, nei numeri equivale al 96% dei consensi e 17 delegati sindacali su 18 componenti l’intera RSU. Tuttavia da tempo e per volontà della Fiom le regole condivise e sottoscritte con l’azienda, prevedono che le piattaforme per essere negoziate e gli accordi per essere applicati, devono essere sottoposti al voto segreto e vincolante di tutti i lavoratori. L’accordo, è un’ulteriore smentita di chi, raccontando mentendo, dice che la Fiom sa dire solo di no. E’ una conferma che l’utilizzo del conflitto di classe (conflitto in termini di idee e proposte e non necessariamente sciopero) è la vera chiave del cambiamento sociale. In Europa e in Italia, dove il capitalismo sempre più agguerrito, ha a sua disposizione la politica e il governo, con l’obiettivo di costringere alla ritirata tutti coloro che la pensano diversamente o difendono interessai diversi. Anche un accordo come questo della Lamborghini, assume un significato profondo e indica possibili strade da percorrere. Questa ipotesi di accordo dimostra che i conflitti possono essere risolti, non eliminando l’una o l’altra parte, ma privilegiando il bilanciamento tra le giuste esigenze aziendali finalizzate allo sviluppo e alla crescita occupazionale, all’innovazione, alla ricerca per prodotti di qualità, con le esigenze di vita e di lavoro dei lavoratori e delle lavoratrici che devono migliorare, il cui riscontro avviene attraverso un percorso democratico che da certezze di esigibilità degli accordi all’azienda, evita divisione e da forza al sindacato, misura attraverso la condivisione se i problemi sono stati colti e affrontati.

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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