Lunedì, 30 Dicembre 2024

Imr Industries Spa. Continua la fase di ripresa degli stabilimenti acquisiti dall’azienda

Si è svolto giovedì 6 giugno a Milano, l’incontro di tutte le RSU del Gruppo IMR Industries e la direzione aziendale per una verifica della situazione aziendale e delle prospettive industriali ed occupazionali.

Il Gruppo ha chiuso l’anno 2023 con un fatturato intorno ai 440 milioni di € nonostante un forte aumento del costo delle materie prime sia dell’energia e del gas.

Le prospettive per l’anno in corso sono pressoché abbastanza simili, dove si registra da parte dei principali clienti un ripensamento rispetto alla scelta di passaggio alla produzione dell’auto elettrica.

Va segnalato un trend poco costante da parte di Iveco -cliente particolarmente importante- che ha portato l’Azienda a richiedere un periodo di Cassa integrazione ordinaria per alcune settimane, ma senza prevedere ricadute sull’occupazione.

Per quanto riguarda la realtà di Saluzzo (CN), dove sono occupati circa 98 lavoratori, sono stati recentemente trasferiti in modo temporaneo nella realtà di Mondovì alcuni lavoratori per limitare il più possibile il ricorso alla cassa integrazione.

Nello stabilimento di La Loggia (TO), attualmente con 61 dipendenti, si è di fatto terminato il ricorso alla cassa integrazione ordinaria, e ancora non si hanno certezze per quanto riguarda l’investimento annunciato riguardante l’installazione di alcune presse.

A Rieti, i lavoratori rimasti sono pari a 96, di questi 35 sono in cassa integrazione straordinaria, anche se a detta di IMR il piano industriale risulterebbe a buon punto.

11 dipendenti hanno chiesto la sospensione della Cigs, per occuparsi momentaneamente presso altre aziende, mentre 8 lavoratori sono temporaneamente distaccati presso la realtà di Teramo.

L’Azienda ha sollevato un problema per quanto riguarda l’occupabilità di alcuni lavoratori alla luce delle limitazioni che loro stessi hanno evidenziato. Da parte sindacale è stata avanzata la richiesta di definire un’integrazione economica per i lavoratori collocati in cassa integrazione straordinaria per un periodo successivo ai primi due anni.

Per la realtà di Jesi, continuano i lavori di allestimento del sito produttivo e ad oggi si contano 95 dipendenti, di cui 25 risultano occupati tra le diverse attività.

È stato confermato il “progetto” Lamborghini per quanto riguarda il sito in questione, dove si conferma un graduale rientro dei lavoratori in buona parte entro l’anno in corso per concludersi in primavera del prossimo anno.

Infine per quanto riguarda la realtà di Carate Brianza, dove sono occupati 32 lavoratori, si registra un momentaneo calo delle attività legate alla manutenzione. IMR per quanto riguarda la ex Sanvito & Somaschini, -oggi in affitto di ramo d’azienda- ha presentato un’offerta di acquisto che dovrà essere valutata dagli organi competenti.

Come organizzazioni sindacali, abbiamo nuovamente sollecitato l’Azienda ad un regolare versamento del contributo al Fondo di pensione complementare Cometa, affinché non si registrino perdite o penalizzazioni da parte dei lavoratori iscritti al fondo.

Fim e Fiom nazionali

Roma, 10 giugno 2024

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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