Giovedì, 21 Novembre 2024

Bosch. Urgente la convocazione del tavolo al Mimit: l'azienda deve portare gli investimenti anche nel sito di Bari

Si è svolto oggi il tavolo di monitoraggio ragionale per la crisi dello stabilimento Bosch di Bari che oggi impiega circa 1.600 lavoratori.

L'azienda ci ha comunicato che il piano condiviso nell'accordo di luglio 2022 sta andando avanti ma nonostante ciò non c'è ancora un investimento che possa far uscire lo stabilimento dalla crisi e possa sostituire la produzione legata alla tecnologia diesel in termini di occupazione.

La produzione dei componenti di motori elettrici per le e-bike infatti non è in grado di saturare l'intera fabbrica.

“Bosch sta investendo ingenti risorse nell'elettrificazione nei suoi vari stabilimenti europei, è necessario quindi un maggiore impegno da parte della multinazionale che porti investimenti e prodotti in grado di rilanciare anche il sito di Bari” ‒ dichiarano Simone Marinelli, coordinatore nazionale del settore Automotive per la Fiom-Cgil e Ciro D’Alessio, segretario generale della Fiom-Cgil di Bari, aggiungendo che ‒ “È necessario individuare strumenti specifici e ammortizzatori sociali che possano accompagnare la transizione del sito e più in generale quella del settore. Per questo occorre tornare rapidamente al tavolo nazionale al Mimit, previsto nell'accordo sottoscritto in sede ministeriale a luglio dello scorso anno.”

Ufficio stampa Fiom-Cgil nazionale

Roma, 12 settembre 2023

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