Venerdì, 27 Dicembre 2024

Industria Italiana Autobus. E’ l’ora dei fatti

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Si è tenuto presso il ministero dello Sviluppo economico l'incontro di monitoraggio sull'andamento occupazionale e industriale degli stabilimenti di Bologna e di Flumeri (Avellino) di Industria Italiana Autobus. Nel corso dell'incontro, che è stato seguito da una delegazione di lavoratori di Bologna in presidio, l'azienda ha illustrato la situazione complessiva del settore e la collocazione del mercato di Industria Italiana Autobus.

La direzione aziendale ha comunicato che è fondamentale per lo sviluppo che ci sia una maggiore celerità dei pagamenti delle commesse da parte delle amministrazioni pubbliche, un sostegno pubblico alla ricerca e sviluppo e un maggiore supporto bancario. Inoltre, l'azienda ritiene importante l'acquisizione da parte della Industria Italiana Autobus del 68% delle gare in Italia con particolare riferimento a quelle di Bologna e della Campania.

L'azienda ha dato notizia di un aumento di capitale pari a 9.250.000 euro e che la composizione della proprietà ha visto un calo del peso di Finmeccanica, passata dal 20 al 15%. Nello specifico dei due stabilimenti: a Bologna la proprietà ha acquisito una parte dell'area e messo in campo un progetto di riorganizzazione del layout che vedrà l'utilizzo della cassa integrazione speciale; per il sito di Flumeri è confermato il contratto di sviluppo con Invitalia del valore di 25 milioni che servirà alla ristrutturazione dello stabilimento e dovrebbe portare entro un anno, secondo l'azienda, alla piena ripresa produttiva. Nel frattempo il Governo ha rassicurato i lavoratori garantendo la continuità di reddito attraverso la Cassa integrazione.

Quanto esposto dall'Azienda non è coincidente con gli impegni dichiarati e le intese siglate al ministero. Pertanto, la Fiom ha chiesto e ottenuto che a novembre, presso il Mise, si tenga un incontro sul piano industriale e occupazionale dei due stabilimenti che preveda tempi certi e inderogabili. Per la Fiom, il raggiungimento degli obiettivi commerciali è positivo nella misura in cui permetta a tutti i dipendenti di tornare al lavoro e garantisca in Italia la produzione di Industria Italiana Autobus. La coincidenza della ristrutturazione dei due siti impedisce ad oggi di fatto il raggiungimento di questo fondamentale obiettivo. Per questo abbiamo chiesto il massimo impegno a tutti i livelli istituzionali affinché le risorse pubbliche portino occupazione e sviluppo per i territori.

La fase transitoria di attuazione degli accordi dovrebbe essere già chiusa, purtroppo da troppo tempo i lavoratori sono in attesa di vedere attuati gli accordi, in particolare ora che siamo di fronte alla ripresa del mercato, agevolata anche dalle misure del Governo sul rinnovo del parco mezzi.

Nei prossimi giorni terremo le assemblee con i lavoratori dei due stabilimenti per discutere il testo che il Governo si è impegnato ad inviare.

 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

 

Roma, 27 settembre 2016

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